Misure cautelari ai No Tav, chi ha paura del 1° maggio?

Due operazioni ad orologeria, ad una settimana dalle mobilitazioni contro l’inaugurazione dell’expo di Milano

Mattinata movimentata oggi tra Torino e la Val di Susa poiché la questura Torinese ha notificato diverse misure cautelari per due diversi procedimenti, uno riguardante le azioni di protesta avvenute in valle dopo la sentenza del maxi processo per i fatti del 27 giugno e 3 luglio 2011 e un altro sulle azioni contro il vertice dei ministri del lavoro riuniti a Torino il 17 ottobre scorso.

Le persone colpite da misure cautelari sono dodici, quasi tutti appartenenti al Centro Sociale Askatasuna di Torino ed attivisti del movimento No Tav.

Rispetto ai fatti di valle stiamo parlando del 27 gennaio 2015 (vedi Le condanne non ci fermano:bloccano l’autostrada) giorno in cui il movimento si era dato appuntamento alla stazione ferroviaria di Bussoleno alle 18.00 per poi muoversi in corteo in paese e verso Chianocco.

In quella giornata il corteo era stato bloccato dalla celere in assetto antisommossa sulla statale all’altezza di Chianocco, ma un gruppo di No Tav era riuscito ad aggirare polizia e carabinieri ed a  raggiungere l’autostrada per improvvisare un blocco. Il lancio di fuochi d’artificio era stato accolto con entusiasmo dall’altro gruppo di No Tav che sulla statale continuava a fronteggiare le forze dell’ordine.

La polizia era intervenuta tempestivamente riuscendo a fermare tre No Tav nei pressi dell’autostrada, portandoli in questura per poi rilasciarli poco dopo.

Oggi per questi tre No Tav arrivano le misure cautelari consistenti nell’obbligo di dimora nel comune di residenza e il rientro alla propria abitazione dalle 19.30 alle 7.00 del mattino, richieste dai soliti pm Rinaudo e Padalino e confermate dal gip Paola Boemio.

Per l’altra operazione sono invece state applicate le misure degli arresti domiciliari, firme e obbligo di dimora a 10 giovani attivisti di Torino.

Due operazioni ad orologeria, ad una settimana dalle mobilitazioni contro l’inaugurazione dell’expo di Milano destinate a persone partecipi delle lotte in città come in valle e a pochi giorni dalle azioni di disturbo al cantiere di Chiomonte.

Qualcuno ha paura si rovini la festa a Renzi e compagnia bella il 1° maggio a Milano? Per quanto ci riguarda, un motivo in più per esserci!

Ci vediamo stasera alle 20,15 in piazza della Stazione a Bussoleno per la Fiaccolata dei 70 anni dalla Liberazione che si snoderà per le vie intitolate ai protagonisti della Resistenza.

Le lotte non si arrestano, liberi tutti e tutte!

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