No Tav nel mirino del governo

PACCHETTO SICUREZZA Pene più severe per chi invade i cantieri dell’Alta velocità. Prorogato l’arresto differito per gli ultrà

Nel decreto misure contro femminicidio e stalking, ma non solo

PACCHETTO SICUREZZA Pene più severe per chi invade i cantieri dell’Alta velocità. Prorogato l’arresto differito per gli ultrà

Nel decreto misure contro femminicidio e stalking, ma non solo

ROMA. Passerà forse alla storia come il decreto contro il femminicidio, ma in realtà il provvedimento messo a punto dal ministro degli Interni Alfano e approvato ieri dal consiglio dei ministri è un nuovo pacchetto sicurezza che oltre a colpire la violenza contro le donne mette nel mirino anche le manifestazioni NoTav in Valsusa. «Quando lo Stato decide di realizzare un’opera pubblica, questa deve essere realizzata e chi aiuta lo Stato a realizzarla deve essere difeso», ha spiegato ieri Alfano riferendosi ai cantieri aperti per la realizzazione dell’alta velocità Torino-Lione.
Ma vediamo quali sono i punti più importanti del pacchetto.Femminicidio e stalking Le nuove norme prevedono un inasprimento delle pene quando i maltrattamenti avvengono in famiglia davanti a un minore nel caso in cui a essere vittima di violenza è una donna incinta, oppure si tratta di un coniuge, anche se separato o divorziato, o il partner. Per lo stalking viene ampliato il raggio d’azione delle situazioni aggravanti, che vengono estese ai fatti commessi dal coniuge, ma anche per gli atti compiuti con strumenti telematici e informatici. Il testo prevede anche l’irrevocabilità della querela per gli atti persecutori, che vengono di fatto inseriti tra quelli ad arresto obbligatorio. Previsto infine anche l’allontanamento obbligatorio dalla casa di famiglia dell’autore delle violenze (nel caso di violenze domestiche) e il divieto di avvicinarsi all’abitazione della vittima.
Infine viene esteso ai delitti di maltrattamento contro familiari e conviventi il ventaglio di ipotesi per le quali è previsto l’arresto in flagranza, viene garantito il gratuito patrocinio per le vittime e la possibilità per le donne immigrate vittime di violenza di ottenere un permesso di soggiorno per motivi umanitari.
No Tav L’articolo 8 del decreto prende di mira le manifestazioni contro l’alta velocità inasprendo le pene per ch si introduce abusivamente nel cantiere di Chiomonte o violerà le zone di interesse strategico per l’opera. Si tratta dell’estensione di una norma varata dal governo Monti e limitata al cantiere per il tunnel geognostico Susa/Bussoleno. Il divieto di accesso vale ora per «tutte le aree e i siti individuati per la realizzazione della sezione transfrontaliera». E’ previsto infine il rafforzamento del contingente militare in Valsusa.
Manifestazioni sportive Esteso per altri tre anni l’arresto differito in caso di violenze compiute durante manifestazioni sportive. Secondo il governo la norma finora «non solo ha diminuito gli eventi in cui vi sono state vittime di tali fenomeni (-29,3%) ma ha visto anche un significativo incremento del numero degli autori di episodi di violenza denunciati (+44%) e arrestati (+30%).
Furti di rame Pene più severe anche per quanto riguarda il furto di componenti metalliche e di altri materiali pregiati (ad esempio in rame) sottratti ad impianti ed infrastrutture designati all’erogazione di energia elettrica e di altri servizi pubblici tra cui quello di trasporto (in particolare le ferrovie) e le telecomunicazioni. In relazione a questa specifica ipotesi di furto, viene introdotta una circostanza aggravante che prevede pene da tre a dieci anni di reclusione.
Rapine Per quanto riguarda il contrasto alle rapine, si è stabilito di inasprire le pene se il fatto è commesso a danno di persone ultrasessantacinquenni; in presenza di un minore; oltre che in abitazione, anche negli altri luoghi di cosiddetta «minorata difesa».
Militari Nuove norme anche per quanto riguarda una maggiore flessibilità dell’impiego del contingente di 1.250 appartenenti alle Forze armate nel controllo del territorio stabilendo che questo possa essere impiegato anche per compiti diversi dai servizi di perlustrazione e pattugliamento.
Protezione civile Il decreto da un lato amplia il periodo dello stato di emergenza (pari a 180 giorni prorogabili per ulteriori 180), dall’altro specifica natura e tipologia degli interventi realizzabili: oltre a quelli di primo soccorso e di ripristino della funzionalità di infrastrutture e servizi, si prevede, utilizzando un apposito fondo emergenze, che si possa far fronte al primo ristoro dei danni subiti dalle attività economiche e produttive. Introdotte disposizioni anche relative alla funzionalità del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, potenziandone l’operatività.

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