Roto­tom, Bob Marley è innocente!

Oggi a Udine si svolge l’ultima udienza del pro­cesso che vede impu­tato Filippo Giunta, lo sto­rico orga­niz­za­tore del Roto­tom Sun­splash, per age­vo­la­zione del con­sumo di sostanze

Oggi a Udine si svolge l’ultima udienza del pro­cesso che vede impu­tato Filippo Giunta, lo sto­rico orga­niz­za­tore del Roto­tom Sun­splash, per age­vo­la­zione del con­sumo di sostanze durante l’edizione del Festi­val del 2009, l’ultima ad essere orga­niz­zata a Osoppo nel parco del Rivellino.

Un pro­cesso ini­ziato sull’onda repres­siva della Fini-Giovanardi e di una furiosa cac­cia alle streghe.

A seguito dell’assedio lan­ciato dalle forze dell’ordine durante quell’edizione, furono effet­tuati 103 arre­sti fra i 150.000 fre­quen­ta­tori del festi­val ai sensi della nuova nor­ma­tiva anti­droga. Per lo più con­su­ma­tori di can­na­bis, vero obbiet­tivo della legge. Un assurdo acca­ni­mento nei con­fronti del Festi­val che coin­volse anche Ispet­to­rato del lavoro, Vigili del Fuoco, Noe, Nas, Finanza, Vigili urbani di vari comuni, tutti impe­gnati a tro­vare fan­ta­siose irre­go­la­rità nell’organizzazione del Rototom.

Oggi Giunta, assi­stito dagli avvo­cati Ales­san­dro Gam­be­rini e Simona Filippi, sarà in tri­bu­nale per ren­dere la sua testi­mo­nianza e forse per ascol­tare la sen­tenza. Siamo con­vinti che si arri­verà ad una piena asso­lu­zione ma un grave delitto è stato far per­dere ad Osoppo un gran­dis­simo evento musi­cale e culturale.

Il Friuli, terra di Pier Paolo Paso­lini, Loris For­tuna e Bep­pino Englaro, è stato pur­troppo il tea­tro di una ope­ra­zione repres­siva e di cen­sura di un’intera comu­nità, col­pe­vole di amare il reg­gae e quindi la can­na­bis, per una sup­po­sta pro­prietà tran­si­tiva fan­ta­sio­sa­mente appli­cata al diritto penale.

Osoppo rim­piange il suo Festi­val, che aveva garan­tito più di 500.000 euro di inve­sti­menti regio­nali sul Parco del Rivel­lino, e che secondo stime de il Sole 24 ore faceva girare fra i 5 e i 7 milioni di euro. Un rim­pianto per gli ammi­ni­stra­tori di Osoppo, che insieme all’intera comu­nità locale e ad un vasto movi­mento di arti­sti, intel­let­tuali e atti­vi­sti si sono schie­rati nel tempo al fianco degli orga­niz­za­tori sotto lo slo­gan «Non pro­ces­sate Bob Marley».

Del resto in Spa­gna a Beni­cas­sim, dove è emi­grato nel 2010, il festi­val è cre­sciuto con­ti­nua­mente con­fer­man­dosi come il Festi­val Reg­gae più impor­tante d’Europa incre­men­tando le pre­senze sino alle 240 mila dello scorso anno. L’Università di Castel­lon ha sti­mato una rica­duta eco­no­mica sul ter­ri­to­rio di circa 24 milioni di euro. Anche per que­sto dif­fi­cil­mente Roto­tom tor­nerà in Ita­lia. Insomma Osoppo, il Friuli e l’Italia hanno perso, a causa dell’ottusa foga proi­bi­zio­ni­sta, non solo un grande evento musi­cale e cul­tu­rale, ma anche una grande risorsa per l’economia locale.

Con la sen­tenza di oggi ci augu­riamo si com­pia un ulte­riore passo verso la scon­fes­sione delle poli­ti­che proi­bi­zio­ni­ste ita­liane, almeno nelle aule dei tribunali.

Men­tre il mondo guarda avanti, oltre la «war on drugs», le sue vit­time ed i suoi palesi insuc­cessi, in Ita­lia il dibat­tito sulla riforma della poli­tica sulle dro­ghe fatica ad arri­vare sui tavoli della poli­tica nono­stante la Fini-Giovanardi sia ormai stata can­cel­lata dalla Corte Costituzionale.

Se in Par­la­mento qual­cosa si muove, con la costi­tu­zione di un inter­gruppo per la lega­liz­za­zione della can­na­bis recen­te­mente pro­mosso da Bene­detto Della Vedova, il Governo pare voler far finta di niente.

Il Car­tello di Genova sta met­tendo a punto un calen­da­rio di ini­zia­tive con al cen­tro la pub­bli­ca­zione di un nuovo Libro Bianco sugli effetti della legge anti­droga. La Società della Ragione intende aprire il con­fronto su una nuova legge sulle dro­ghe, pro­prio da Udine.

Un appun­ta­mento fon­da­men­tale, per costruire una posi­zione ita­liana seria e rifor­ma­trice in vista di Ungass 2016, la ses­sione Onu sulle dro­ghe pre­vi­sta per il pros­simo anno.

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