Sentenza della Cassazione salva il centro sociale Tempo Rosso

Sentenza storica che riconosce i diritti degli occupanti di Tempo Rosso a Pignataro Maggiore in provincia di Caserta. Il comune ha tollerato per vent’anni e ha anche riscosso le bollette

Adesso lo dice anche la Corte di Cassazione. Gli edifici pubblici occupati non possono essere sgomberati se per anni il comune proprietario dei locali ha tollerato l’occupazione. Ingenerando negli occupanti «il convincimento della legittimità dell’occupazione». Che, nel caso del centro sociale Tempo Rosso di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, ha comportato anche il pagamento della bolletta elettrica. Dunque, niente sgombero e ricorso della procura di Santa Maria Capua Vetere, che puntava a far eseguire l’ordinanza di sgombero, respinto.

In qualche modo è una sentenza storica, non perché gli attivisti di Tempo Rosso non avessero già viste riconosciute le loro ragioni – che al contrario hanno prevalso già due volte, davanti al gip e poi al tribunale ordinario – ma perché adesso sono i supremi giudici a stabilirlo. «La decisione richiede ora uno stop immediato al piano di sgomberi annunciato dal ministro Salvini nelle grandi città a partire da Roma», allarga il discorso Paolo Cento di Leu.
«Nella provincia del malaffare, del deserto ambientale e sociale, e dell’ipocrisia istituzionale, essere Tempo Rosso è per noi la nostra maniera di esistere e resistere qui, a testa alta e senza mai fare un passo indietro! Aqui estamos!» scrivono gli attivisti del centro sociale di Pignataro sulla loro pagina facebook.

La pubblica accusa di Santa Maria Capua Vetere era già stata sconfitta davanti ai giudici ordinari nella sua richiesta di sgombero, motivata anche da ragioni di pericolo (ma porre rimedio alla presunta pericolosità dei locali spetterebbe, nel caso, al comune, hanno stabilito i giudici). Cadono anche le accuse di occupazione abusiva per una decina di militanti del centro sociale. L’acquiescenza del comune proprietario dei locali è risultata decisiva. Così come, probabilmente – ma bisognerà leggere le motivazioni – le finalità sociali dell’occupazione. Tempo Rosso ha sede nei locali dell’ex macello comunale e da vent’anni è impegnato nella lotta all’inquinamento nella tristemente famosa «terra dei fuochi».

* Fonte: IL MANIFESTO

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