Alla notizia della morte di Franco Piperno, storico leader di Potere Operaio, ex assessore di Palazzo dei Bruzi e docente Unical, si è levato un coro unanime di cordoglio non solo a Cosenza, ma in tutta Italia
Da Radio Ciroma alla politica, sono decine i messaggi che celebrano la memoria del docente Unical ed ex assessore di Palazzo dei Bruzi
Alla notizia della morte di Franco Piperno, storico leader di Potere Operaio, ex assessore di Palazzo dei Bruzi e docente Unical, si è levato un coro unanime di cordoglio non solo a Cosenza, ma in tutta Italia. Con Toni Negri e Oreste Calzone, è stato uno degli intellettuali di punta dell’extra sinistra, ideologo di una generazione che si è in larga parte “bruciata” con la lotta armata. Piperno coniò la celebre definizione di “geometrica potenza” riferito all’agguato di via Fani in cui fu rapito Aldo Moro e sterminata la sua scorta. E su Metropoli, rivista legata all’Autonomia di cui Piperno nel frattempo diventa leader assieme a Lanfranco Pace, viene pubblicato il celebre fumetto che racconta una versione “alternativa” del sequestro Moro.
Le lacrime di Radio Ciroma per Franco Piperno
Franco Piperno ciromista dalla prima ora ha saputo incarnare la complessità e il fascino di un’epoca di grandi trasformazioni. Fisico teorico di rara intelligenza, il suo pensiero andava oltre le formule matematiche per interrogare le strutture profonde della società e dell’esistenza.
Uomo di idee e passioni, Piperno non si è mai limitato a osservare il mondo: lo ha attraversato con intensità, lasciando ovunque tracce indelebili del suo passaggio.
Il suo carisma naturale e la profondità della sua riflessione lo hanno reso un protagonista del pensiero critico, capace di coniugare rigore scientifico e immaginazione politica. Piperno apparteneva a quella ristretta cerchia di persone che non solo vivono la storia, ma contribuiscono a scriverla, con il coraggio di chi non teme di sfidare le convenzioni. La sua vita e il suo pensiero resteranno una fonte inesauribile di ispirazione, un invito per tutti a guardare oltre il visibile e a interrogarsi su ciò che è possibile.
Il messaggio di Franz Caruso
«Cosenza e la Calabria perdono una mente brillante ed arguta dotata di grande carisma. Franco Piperno è stato un uomo complesso, pungente e perspicace, attento osservatore dell’umanità, ma ancor più del cielo su cui ha tenuto appassionate lezioni magistrali e per il quale ha ideato ed ispirato il Planetario». Così il sindaco di Cosenza Franz Caruso.
«Un’opera di straordinaria valenza che, tra tante difficoltà, la mia amministrazione sta tentando di salvare e rilanciare. Ed è proprio con Franco Piperno che poco più di un anno fa ho discusso a lungo ed amabilmente sulle sorti del Planetario per il quale si intendeva lavorare insieme per il superamento delle sue tante attuali criticità. A nome mio personale, della Giunta Municipale e della città – ha detto il primo cittadino – esprimo sentimenti di profondo cordoglio e grande mestizia».
Il cordoglio di Marcello Manna
«L’ultimo viaggio terreno intorno al sole e via a rimirar le amate stelle: non è più tra noi Franco Piperno, fisico e politico il cui percorso fu strettamente legato a Potere Operaio e alla sinistra extraparlamentare. Piperno, uomo illuminato e di grande cultura – ha detto l’ex sindaco di Rende Marcello Manna – ha rappresentato per gli anni vissuti tra la nostra Università e la città di Cosenza un punto di riferimento costante e sempre coerente. Franco è stato una figura importante, non solo per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, ma per tutta la nostra comunità. La sua presenza e il suo supporto hanno lasciato un’impronta indelebile nelle nostre vite. In questo momento di grande tristezza, desidero esprimere il mio più sincero cordoglio e la mia vicinanza a Marta Petrusewicz e a tutti i loro cari. Della sua militanza, del suo contributo a questa terra sia fatto tesoro e possa la sua idea di città come luogo di democrazia diretta continuare a vivere».
I commenti della politica
«Tra le persone che ho conosciuto, una delle più geniali. Amico e nemico, ha segnato i miei vent’anni. Voglio però ricordarti com’eri: giovane e bello. Riposa finalmente in pace Franco Piperno» ha scritto sui suoi social Enza Bruno Bossio del Partito Democratico.
«Da cosentino piango la scomparsa di Franco Piperno che, pur essendo catanzarese, era legatissimo a Cosenza città in cui ha insegnato e fatto l’amministratore con Giacomo Mancini. Era un fisico di livello internazionale. Non ho mai condiviso ovviamente le sue idee, antitetiche alle mie. E credo anche che sapesse tante cose rimaste irrisolte degli anni di piombo. Tuttavia – dice Alfredo Antoniozzi di Fratelli d’Italia – sono umanamente dispiaciuto e ricordo anche i suoi sforzi per la pacificazione nazionale».
«Le idee di Franco Piperno erano antitetiche alle mie. Così come alcune sue discutibili esternazioni. Tuttavia ne piango la scomparsa come uomo di cultura e di intelletto. Lo afferma l’on Simona Loizzo deputato della Lega. Sono vicina a Marta Petrusiewicz, la sua generosa compagna, che gli è stata sempre vicina. Di Piperno preferisco esaltare le sue competenze astronomiche e il suo impegno da assessore comunale per i più deboli. E anche il tentativo negli anni novanta di arrivare a una pacificazione nazionale dopo anni terribili e complessi». È quanto afferma l’on Simona Loizzo deputato della Lega.
Da Nunzio Scalercio per Franco Piperno
«Ci lascia Franco Piperno l’uomo più intelligente che mi abbia concesso il privilegio della sua amicizia. Nel panorama internazionale, Franco lo conoscono tutti: è stato un uomo dalle idee politiche raffinatissime, colto come pochi, generoso, coraggioso, immenso. Nella nostra città è stato il fiore all’occhiello della Giunta più rappresentativa che Cosenza abbia mai avuto, sia con come sindaco Giacomo Mancini che Eva Catizone» dice Nunzio Scalercio.
«Non credo di esagerare nel dire che non ho mai conosciuto un uomo più intelligente. Non ho mai conosciuto un uomo come lui umanamente mai banale. Geniale in ogni intuizione. Ogni volta che apriva bocca c’era solo da prendere appunti. Mai di parte, pur avendo delle sue idee politiche inossidabili, ci aveva consigliato il rispetto per le altre parti, da cui era comunque rispettato. In questo momento di grande dolore mi passano davanti tanti ricordi. Troppi. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo – conclude – di scambiare idee, di ridere e mangiare insieme (cucinava benissimo) della sua intelligenza si è cibato. Era una leggenda vivente».
* Fonte: Cosenza Channel
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