Rossana Rossanda, le immagini di un viaggio nel Novecento

La mostra Le fotografie per ripercorrere il cammino di una protagonista del Novecento: «Rossana Rossanda. La ragazza del Novecento» Roma, Casa internazionale delle donne, fino al 16 Febbraio 2025

La mostra Le fotografie per ripercorrere il cammino di una protagonista del Novecento: «Rossana Rossanda. La ragazza del Novecento» Roma, Casa internazionale delle donne, fino al 16 Febbraio 2025

 

Rossana Rossanda. La ragazza del Novecento 1924-2024: si intitola così la mostra fotografico-documentaria curata dall’Istituto veneziano della storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser) per il centenario della nascita di Rossanda che sarà a Roma, alla Casa internazionale delle donne dal 17 gennaio al 16 febbraio e poi a Milano, alla Casa della memoria, dal 4 marzo al 13 aprile. Una mostra che nasce dalla donazione fatta da Doriana Ricci all’Iveser della biblioteca, di un fondo fotografico e di alcuni mobili di Rossana Rossanda e dalla volontà di condividere la riflessione e le idee che quel materiale, custodito nelle «Stanze di Rossana» allestite per accogliere la donazione, aveva originato.

La mostra illustra il periodo già oggetto dalla autobiografia di Rossanda, La ragazza del secolo scorso (Einaudi 2020) una delle più significative memorie – un romanzo di formazione –, pubblicate negli ultimi decenni, e ne ripercorre il percorso biografico. Si illustra così la storia familiare di Rossanda dall’Istria verso l’Italia; il difficile distacco dai genitori nel momento della crisi economica e la vita veneziana di Rossanda e della sorella Marina a Venezia, presso una zia materna, negli anni Trenta; l’approdo e gli studi a Milano; il tempo della Resistenza; l’ingresso nel Pci e l’esperienza nell’Associazione Italia-Urss; la direzione della Casa della Cultura di Milano; l’impatto dei fatti del 1956; la svolta degli anni Sessanta; il passaggio a Botteghe Oscure; il 1968 e, infine, la radiazione dal Partito, con un approfondimento finale su Rossanda e Venezia negli anni Sessanta.

Se inizialmente l’obiettivo della mostra era restituire le immagini, grazie soprattutto alle foto di famiglia conservate all’Iveser, di quel percorso già raccontato a parole, progressivamente il lavoro di storicizzazione della vicenda di Rossanda ha condotto anche a inquadrare diversamente certi passaggi ed eventi.
Alcuni nodi sono emersi come particolarmente importanti. Innanzitutto, la ricerca per la mostra ha permesso di evidenziare una presa di posizione politica di Rossanda, insieme ad altri intellettuali milanesi – e la conseguente reprimenda di Secchia – nel 1956, che nell’autobiografia non emerge. Nel volume, Rossanda racconta invece solo il disagio, anche personale, di fronte a quegli avvenimenti, e il tentativo di tenere aperto il dialogo, tra le diverse correnti intellettuali e culturali della sinistra che facevano capo alla Casa della Cultura. Si tratta di un passaggio fondamentale per illustrare un percorso politico che trova nel 1968-69 un suo momento di definizione, ma che ha origini lontane.

Un altro approfondimento significativo è stato possibile attraverso l’indagine nell’archivio della Casa della cultura di Milano, che ha permesso di sostanziare il ruolo di organizzatrice culturale di Rossanda e i diversi rapporti intrattenuti da quest’ultima con l’élite della cultura e della politica milanese, italiana, e talvolta internazionale, del momento. Nella mostra abbiamo proposto uno scambio di Rossanda con Italo Calvino, del gennaio 1962, che testimonia l’ironico ma affettuoso interesse della direttrice della Casa della Cultura per la cosiddetta «associazione degli ex e simpatizzanti», e la proposta di ricomporre la ferita del 1956 con un rientro nel partito. Segno di un groviglio di riflessioni intorno al ruolo del partito e al suo rapporto con gli intellettuali, che era in pieno svolgimento in quel decennio.

Non meno importanti, ma parte di una storia più conosciuta, la selezione di documenti dedicati alla nascita del manifesto e alla radiazione dal Pci. Una vicenda sulla quale ci fa riflettere anche la lettera di Massimo Mila a Luigi Nono, del gennaio 1966, conservata all’archivio della Fondazione Nono, e qui riprodotta, in cui si fa riferimento al ‘siluramento di Rossana Rossanda’ già in quella data, nell’ambito di una discussione tra i due intellettuali che ha a che fare proprio con i modi e le forme della politica culturale del partito.
Si tratta solo di tre piccoli episodi di un percorso molto più ampio che permettono di ragionare su un nodo essenziale della vicenda di Rossanda, che è quello del rapporto tra intellettuali e politica, e tra autonomia e appartenenza che appare cruciale in un’Italia e in un’Europa attraversate da un conflitto politico durissimo. Le foto poi permettono di ritrovare un’aria del tempo, e il personale porsi di Rossanda rispetto a quel contesto, nella fisicità degli atteggiamenti, delle posture, dell’abbigliamento. Ma anche di rivedere Rossanda in alcuni viaggi importanti, primo tra tutti quello a Cuba con il suo compagno Karol, nel 1967, dove incontrò e dialogò con Fidel Castro e Che Guevara, e che è qui ripercorso anche attraverso alcune corrispondenze e articoli su Rinascita.

La mostra è stata per noi soprattutto un’occasione di riflettere sulle condizioni particolari grazie alle quali una protagonista del Novecento come Rossanda sia diventata una delle più significative figure politiche e intellettuali del paese.

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Il programma della mostra fotografica
«Rossana Rossanda La ragazza del Novecento» Roma, 17 Gennaio-16 Febbraio, Sala Ingargiola – Casa Internazionale Delle Donne, Via della Lungara, 19, h10- 19, ingresso libero (in streaming (rossanarossanda.it) Inaugurazione 17 Gennaio 2025 h 18:00 con Giulia Albanese, Loretta Bondì, Maura Cossutta, Andrea Fabozzi, Francesco Giasi, Massimiliano Smeriglio, coordina Doriana Ricci; «Noi, le altre» 1 febbraio ore 17 con Simona Bonsignori, Lidia Campagnano, Michela Cicculli, Carlotta Cossutta, Alisa Del Re, Vinzia Fiorino, Chiara Giorgi, Ludovica Jaus, Alessandra Pigliaru, coordina Maria Palazzesi;«Rossana Rossanda a Roma: politica e giornalismo) 12 Febbraio h 17:30 con Maria Luisa Boccia, Luciana Castellina, Ida Dominijanni, Gabriele Polo, coordina Chiara Giorgi

* Fonte/autore: Giulia Albanese, il manifesto

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