elezioni a Milano – Micciacorta https://www.micciacorta.it Sito dedicato a chi aveva vent'anni nel '77. E che ora ne ha diciotto Tue, 24 May 2016 08:52:31 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.4.15 Sala, Bussolati e l’antifascismo light del terzo millennio https://www.micciacorta.it/2016/05/sala-bussolati-lantifascismo-light-del-terzo-millennio/ https://www.micciacorta.it/2016/05/sala-bussolati-lantifascismo-light-del-terzo-millennio/#comments Tue, 24 May 2016 08:52:31 +0000 https://www.micciacorta.it/?p=21901 in città qualcuno spacca la lapide dedicata a Claudio Varalli e Giannino Zibecchi

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sala

Palazzo Marino. Il candidato sindaco del centrosinistra, a due settimane dal voto, presenta un libro scritto a quattro mani dal segretario cittadino del Pd e da Nicolò Mardegan, candidato sindaco di una lista di destra che ospita alcuni esponenti di CasaPound. L'imbarazzante siparietto in compagnia dei nuovi fascisti viene minimizzato come un piccolo incidente di percorso. I fascisti, gli antifascisti. E poi il Pd, di cui non si può più dire che non sia mai scivolato così in basso, perché la caduta è inarrestabile. Se ne farebbe volentieri a meno, ma anche questa modesta campagna elettorale milanese di tanto in tanto si infiamma su un tema che in troppi liquiderebbero come d’altri tempi. I fascisti invece sono tornati (non se ne sono mai andati) e sembra quasi che siano gli unici in grado di dettare un’agenda alla politica milanese. Suoi vertici compresi. Un problema per tutti, più complicato da risolvere se il caso, solo il caso, ha riservato in sorte a qualcuno di rappresentare la coalizione del centrosinistra. Beppe Sala, per esempio, batte in testa ogni qual volta cerca di scaldare il motore. Bisognerebbe accompagnarlo agli appuntamenti tenendogli la mano e spiegandogli dove si trova. Di Pietro Bussolati, segretario milanese del Pd, invece non si sa cosa dire. O ci è, o ci fa. La disinvolta coppia del partito della nazione pochi giorni fa ha deliziato la platea con alcune considerazioni di livello durante la presentazione di un libro scritto a quattro mani da tale Nicolò Mardegan, un insignificante candidato sindaco di estrema destra per la lista Noi X Milano dove si annidano alcuni esponenti di CasaPound. Forse non era il caso. Nicolò Mardegan, che di mani ne ha solo due, per scrivere il libro si è avvalso della collaborazione dello stesso Bussolati. Triste e pure un poco imbarazzante per chi in continuità con l’esperienza arancione, nonostante tutto, si affanna a sostenere Sala e questo Pd. Si lamentano con le loro quattro righe di rito gli esponenti di Sel. Il Bussolati si è poi difeso dicendo che il libro lo aveva scritto prima che il Mardegan si candidasse alleandosi con CasaPound. Presentarlo a due settimane dal voto deve essergli sembrata la cosa più naturale del mondo (in cui vive). E Sala? Lui, cortese e disponibile come quelli che dove li metti sono sempre d’accordo col primo che apre la bocca, si è complimentato con Nicolò, un “giovane simpatico e coraggioso”, uno che meriterebbe più spazio nel centrodestra, uno che Sala ascolterà quando diventerà sindaco. Il siparietto, che Sala poi ha cercato di disinnescare – “la mia distanza è assoluta e irremovibile dall’ideologia sostenuta e veicolata da Casa Pound” – ha avuto luogo mentre i fascisti del nuovo millennio marciavano su Roma salutando romanamente. Lo scivolone di mister Expo vanifica l’unico argomento di una certa sostanza che il centrosinistra utilizza contro Stefano Parisi, costretto ad accettare nelle liste che lo sostengono altre presenze giovani, simpatiche e coraggiose (come Stefano Pavesi di Lealtà e Azione, candidato per la Lega in zona 8). Come scrive Radio Popolare, “l’unico sussulto della campagna elettorale”. E figuriamoci il resto. Nessun candidato sindaco del centrosinistra in passato avrebbe potuto permettersi tanta superficialità a pochi giorni dal voto senza pagarne le conseguenze. Ma in fondo sono solo chiacchiere e propaganda elettorale. Poi ci sono i fatti. Cronaca spicciola. Domenica sera, mentre in piazza Fontana veniva sistemata la nuova lapide dedicata a Giuseppe Pinelli, qualcuno in piazza Santo Stefano ha spaccato la lapide dedicata a Claudio Varalli e Giannino Zibecchi, il primo ucciso dai fascisti e il secondo da una camionetta dei carabinieri nell’aprile del 1975. Cosa c’entrano Sala, Parisi e Bussolati? Quasi niente. Ma legittimare i fascisti in campagna elettorale, chiacchierarci amabilmente e dargli pacche sulle spalle di incoraggiamento, forse non aiuta. Per essere complici a volte basta essere superficiali.

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Caro Giuliano, non siamo i duri e puri https://www.micciacorta.it/2016/04/21713/ https://www.micciacorta.it/2016/04/21713/#respond Fri, 22 Apr 2016 06:46:39 +0000 https://www.micciacorta.it/?p=21713 Milano, lettera al sindaco Giuliano Pisapia. Gli attacchi a Basilio Rizzo, il voto utile pro Renzi. «Per noi tuoi ex elettori Sala è il ritorno al passato» «C’è il ballottaggio, ricordalo»

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pisapia

Caro Giuliano, i tuoi ripetuti attacchi a Basilio Rizzo e a tutti quelli che sorreggono la sua candidatura, ci chiamano in causa e ci sconcertano. Dire che Basilio è fermo a 30 anni fa e a un «estremismo di sinistra duro e puro», vuol dire non conoscere non solo Basilio, ma la storia della politica milanese e 30 anni di consiglio comunale. Significa non cogliere e sorvolare sulla questione della legalità, fondamentale e più che mai attuale a Milano e in Italia. Ma se Basilio si difende da solo con la sua storia di trasparenza e coerenza, noi invece vogliamo chiederti: «Ma il merito dei problemi di Milano su cui confrontarsi dov’è?». Ti sembra un argomento di merito affermare che i sostenitori di Basilio favoriscono la vittoria della destra….che non vedono che Parisi è peggio di Sala…che Renzi non è eguale a Berlusconi ecc…? Questi argomenti sono un vecchio spauracchio da sempre usato da alcuni settori della sinistra (e del centrosinistra) che non hanno mai tollerato critiche al proprio operato, al loro consociativismo affaristico, ai loro rapporti con le lobby dei costruttori, con la Compagnia delle Opere, con le Coop ecc… Ma ti rendi conto che seguendo il filo dei tuoi argomenti bisognerebbe sempre votare Pd altrimenti vince la destra? E che al prossimo referendum costituzionale diventerebbe una colpa votare contro la manomissione della Costituzione altrimenti Renzi se ne va? E che al referendum sulle trivelle, secondo la logica da te sostenuta, sarebbe stato giusto non andare a votare? A proposito, perché non hai invitato i cittadini milanesi a recarsi al voto sulle trivelle? Caro Giuliano, conosci da tanto tempo gran parte di coloro che hanno firmato l’appello in sostegno alla candidatura di Basilio Rizzo. Molti di loro sono anche tuoi amici, sono persone per bene, tutt’altro che ideologizzati, ai quali Sala non va bene. Sono cittadini ai quali un sistema elettorale democratico e un doppio turno(non dimenticarlo mai) danno prima la possibilità di votare per il candidato più vicino alle proprie idee e di poter poi decidere cosa fare al ballottaggio. Conosci Nando Dalla Chiesa e Gianni Barbacetto, sai come si sono espressi per Basilio, ti sembrano dei “duri e puri”? Sai che Luigi Ferraioli un maestro del diritto, Giovanni Impastato ed Eugenio Melandri hanno applaudito la scesa in campo di Basilio …. come li giudichi? Anche loro sono fermi a trent’anni fa? Sai anche che fra coloro, compresi i firmatari di questa lettera, che hanno voluto la candidatura di Basilio Rizzo ci sono tantissimi cittadini milanesi che ti votarono con entusiasmo nel 2011 e che oggi sono convinti che la candidatura di Sala sia un ritornare a prima della “stagione Pisapia”. Questo sentimento è diffuso anche tra molti di coloro che alle primarie hanno votato candidati diversi da Sala; e a questo sentimento è necessario dare uno sbocco politico forte e autonomo: è nell’interesse di tutti coloro che si battono contro la cultura, i programmi e l’ideologie della destra. Caro Giuliano oggi è lecito pensare che Sala è prima di tutto una tua sconfitta. Riflettici. È una sconfitta che non eludi dicendo: ma Parisi è peggio di Sala. Non si batte la destra invitando gli elettori: a chiudere la bocca e a dimenticare Expo, il suo modello di lavoro precario e nero, gli di stage gratuiti, i milioni di Euro spesi a discapito di case popolari e servizi sociali, per farne una vetrina delle multinazionali; a coprirsi gli occhi per non guardare il riaffiorare degli intrecci consociativi e trasversali con la Compagnia delle Opere; a tapparsi le orecchie per non stare a sentire Sala che rassicura la lobby dei costruttori; a turarsi il naso e a …. votare Sala. Rifletti piuttosto che se Parisi guadagna consensi non è colpa di Basilio Rizzo e di “Milano in Comune”, ma è perché Sala non convince. L’aver sottovalutato per decenni la questione morale e il continuo corrompersi del cosiddetto centrosinistra riformista, in nome di un voto “utile” non ha favorito la sinistra ma la destra populista. L’aver demonizzato e marginalizzato chi denunciava nelle istituzioni affari e collusioni e l’aver sacrificato sistematicamente diritti e bisogni sociali, ha consegnato a Salvini e a Grillo il monopolio della protesta e ha consentito loro di spacciarsi come paladini dei ceti popolari, mentre migliaia di cittadini si rifugiavano nel non voto. Caro Giuliano non hai di fronte dei “duri e puri” o dei “sinistra più a sinistra”…ma solo cittadini di buona memoria storica che quando votano qualcuno a sindaco sono animati, quanto meno, da una….sana inquietudine per la legalità e la giustizia

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