Zone a Defendre – Micciacorta https://www.micciacorta.it Sito dedicato a chi aveva vent'anni nel '77. E che ora ne ha diciotto Sun, 15 Apr 2018 07:19:05 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.4.15 A Nantes la “convergenza delle lotte” contro Zad e Riforme https://www.micciacorta.it/2018/04/nantes-la-convergenza-delle-lotte-zad-riforme/ https://www.micciacorta.it/2018/04/nantes-la-convergenza-delle-lotte-zad-riforme/#respond Sun, 15 Apr 2018 07:19:05 +0000 https://www.micciacorta.it/?p=24363 In 7000 ieri a Nantes, contro lo sgombero della Zad di Notre Dame des Landes e le riforme del governo del presidente Macron

L'articolo A Nantes la “convergenza delle lotte” contro Zad e Riforme sembra essere il primo su Micciacorta.

]]>

Doveva essere un banco di prova dopo una settimana difficile, la manifestazione organizzata ieri a Nantes, contro lo sgombero della Zad di Notre Dame des Landes e le riforme del governo del presidente Macron. Circa 7000 persone hanno sfilato nel centro storico della città sulla Loira, lasciando intravedere un embrione di quella possibile convergenza delle lotte auspicata dai settori della società francese attualmente in agitazione. Il corteo di ieri è diventato, infatti, unitario solo in un secondo momento. La peculiarità della giornata era costituita dai due appelli a manifestare, con due piattaforme differenti, nella stessa piazza e a soltanto due ore di distanza. La prima manifestazione, fissata per le 14.30, ha chiamato in piazza i ferrovieri e gli studenti, da tempo mobilitati rispettivamente contro la riforma della SNCF e contro il nuovo sistema di selezione per l’accesso all’università. Più in generale, si è trattato di una mobilitazione contro le riforme targate Macron simile, per certi versi, a quella che, sempre ieri, ha avuto luogo nella città di Marsiglia. Il secondo corteo, invece, organizzato per protestare contro il duro sgombero della ZAD (Zone à Defendre) di Notre Dame des Landes, messo in atto nel corso della settimana, doveva partire, dallo stesso luogo di concentramento, alle 16.30. Quello che è accaduto, fatto magari prevedibile, ma di certo non scontato, è stata la fusione, più o meno completa, dei due defilé. Al termine della prima manifestazione, che aveva raccolto circa 3000 partecipanti, studenti e lavoratori hanno raggiunto la seconda, ingrossandone le fila, anche grazie al sostegno, espresso dalla CGT dipartimentale, alle ragioni di chi scendeva in piazza a favore della Zad. Lo spiegamento di forze dell’ordine era imponente. Agenti in assetto antisommossa inquadravano i manifestanti lungo gran parte del perimetro del corteo. Il tutto in un clima particolarmente teso. Dopo una mezz’ora all’insegna della calma, sono cominciati gli scontri. Lancio di pietre da una parte e lacrimogeni dall’altra, con l’utilizzo, da parte delle forze dell’ordine, di un cannone ad acqua per contenere l’avanzata di alcune frange del corteo. Nel frattempo, sempre ieri, nella ZAD di Notre Dame des Landes, sono continuati i duri faccia a faccia tra zadisti e agenti che, ancora sul posto, stanno procedendo allo sgombero dei resti delle 29 occupazioni distrutte nell’operazione cominciata lunedì e alla liberazione delle due arterie stradali, che attraversano la zona, dalle barricate erette dagli occupanti. Stando a quanto affermano dall’esecutivo, l’operazione di espulsione degli zadisti “illegittimi” sarebbe terminata e l’obiettivo raggiunto. Venerdì, annunciando la fine delle operazioni, il prefetto del dipartimento della Loire-Atlantique ha annunciato che avrebbe ripreso i colloqui con gli zadisti che desiderano regolarizzare la loro posizione. A questo scopo, la rappresentante del governo ha proposto agli occupanti della zona, nella quale doveva nascere il grande aeroporto, un formulario semplificato per la presentazione di un progetto agricolo individuale o collettivo, nel quale esplicitare soltanto i dati personali, descrivere il progetto stesso e indicare la parcella di terreno interessata. L’annuncio ha scatenato le ire di alcune organizzazioni di categoria più “istituzionali”. Gli zadisti, ha promesso il prefetto, avranno tempo fino a fine mese, per palesarsi in quanto agricoltori o allevatori. In ogni caso, però, è difficile immaginare che dei colloqui tra le parti possano riprendere serenamente. Appare, infatti, troppo forte lo shock per la distruzione, da parte delle forze dell’ordine, della fattoria dei “100 nomi”, un luogo simbolo della Zad, all’interno della quale, ormai da 5 anni, era attivo un progetto agricolo solido e riconosciuto. Oggi è prevista una nuova giornata di mobilitazione, questa volta, nella ZAD. Si tratterà di una giornata della “ricostruzione”, hanno annunciato gli zadisti. Molto probabilmente rappresenterà una nuova prova per comprendere il peso delle forze in campo.
FONTE: Francesco Ditaranto, IL MANIFESTO

L'articolo A Nantes la “convergenza delle lotte” contro Zad e Riforme sembra essere il primo su Micciacorta.

]]>
https://www.micciacorta.it/2018/04/nantes-la-convergenza-delle-lotte-zad-riforme/feed/ 0
Francia: cresce la tensione nelle università, sgomberi e scontri per la ZAD https://www.micciacorta.it/2018/04/francia-cresce-la-tensione-nelle-universita-sgomberi-scontri-la-zad/ https://www.micciacorta.it/2018/04/francia-cresce-la-tensione-nelle-universita-sgomberi-scontri-la-zad/#respond Wed, 11 Apr 2018 09:25:06 +0000 https://www.micciacorta.it/?p=24350 Conflitti sociali . Seconda giornata di sgomberi a Notre-Dame-de-Landes: scontri e feriti. Università in agitazione, contro la "selezione" del nuovo sistema di iscrizione. L'appoggio agli studenti di 400 prof

L'articolo Francia: cresce la tensione nelle università, sgomberi e scontri per la ZAD sembra essere il primo su Micciacorta.

]]>

PARIGI. Giornata di febbre alta ieri, a Notre-Dame-des-Landes (Nddl) e nelle università. Una vera e propria battaglia tra «zadisti» e gendarmi per il secondo giorno consecutivo, molto più violenta della vigilia. Ore di scontri, soprattutto all’alba, lacrimogeni rimandati al mittente con delle racchette da tennis, proiettili di ogni tipo, da una parte e dall’altra. Ci sono stati dieci gendarmi feriti e due zadisti, di cui uno grave. L’incomprensione è totale. I 2mila gendarmi, un’esagerazione di forze vista come una provocazione, hanno «sloggiato» 16 luoghi considerati degli squat. La giustificazione è che le persone che vivono e lavorano in questi luoghi – ieri al centro dello scontro c’erano la fattoria delle Fosses noires e quella dei 100 noms – non hanno presentato domanda alla Prefettura per poter continuare, come era previsto dagli accordi presi tre mesi fa, dopo la rinuncia dello stato a costruire l’aeroporto nella zona umida. La domanda non è stata presentata perché lo stato sui suoi terreni vuole dei contratti tipo «mezzadria» firmati con dei singoli, che una parte consistente degli occupanti storici ha accettato. Invece, gli occupanti più contestatori vogliono che venga riconosciuto un modo alternativo di vita, comunitario, che non rispetta le regole del capitalismo. Quindi dialogo tra sordi. E ricorso esagerato alla forza da parte del governo, che vuole farla finita con la zad (zone à défendre) di Nddl. A sostegno degli zadisti sono arrivati ieri giovani delle regioni vicine e si prevede l’arrivo di contestatori dall’estero.

In alcune università bloccate – una dozzina in tutto il paese – sono stati affissi cartelli con la scritta «zad». A Tolbiac, centro della protesta parigina, preferiscono invece «La Comune libera di Tolbiac», con dibattiti e conferenze. Ieri c’è stata una manifestazione tra la Sorbonne e Jussieu (facoltà scientifica che non è in agitazione, ma il sito è chiuso per ordine del rettore), la partecipazione è stata scarsa. Ma la protesta, che è partita contro Parcoursup, il nuovo sistema di iscrizione all’università accusato di essere selettivo, sta diventando più politica in senso largo del termine. Ritiro della legge «asilo-immigrazione», che sarà discussa all’Assemblée a giorni, «convergenza delle lotte» con i ferrovieri sempre in sciopero a singhiozzo (il prossimo round è per venerdì e sabato prossimi), ospedalieri ecc., in breve contro l’opera di «distruzione sociale» di cui è accusato Macron. L’obiettivo è rifare il Maggio ’68 nel 2018. La tensione cresce, perché sono iniziati o stanno iniziando gli esami «parziali» del secondo semestre (e il «recupero» per chi non ha passato tutti quelli del primo) e chi non riesce perde l’anno. Il movimento è ancora minoritario, ma 400 professori hanno firmato un appello di sostegno agli studenti, che contestano la selezione nascosta, che non farebbe che riprodurre ancora più di prima le condizioni di classe di partenza, in un paese dove l’ «ascensore sociale» sembra bloccato da anni e la riproduzione delle élite molto forte. FONTE: Anna Maria Merlo, IL MANIFESTO

L'articolo Francia: cresce la tensione nelle università, sgomberi e scontri per la ZAD sembra essere il primo su Micciacorta.

]]>
https://www.micciacorta.it/2018/04/francia-cresce-la-tensione-nelle-universita-sgomberi-scontri-la-zad/feed/ 0
Zad, al via lo sgombero con lacrimogeni e blindati https://www.micciacorta.it/2018/04/zad-al-via-lo-sgombero-lacrimogeni-blindati/ https://www.micciacorta.it/2018/04/zad-al-via-lo-sgombero-lacrimogeni-blindati/#respond Tue, 10 Apr 2018 08:22:44 +0000 https://www.micciacorta.it/?p=24341 Schierati 2.500 gendarmi per evacuare la «Zone a Defendre», dove doveva sorgere il mega aeroporto. Il progetto è definitivamente abortito, ma gli occupanti (non tutti) saranno espulsi lo stesso

L'articolo Zad, al via lo sgombero con lacrimogeni e blindati sembra essere il primo su Micciacorta.

]]>

RENNES. È iniziato ieri mattina lo sgombero, annunciato e in grande stile, della Zad di Notre Dame des Landes, nell’estrema periferia di Nantes, nel nord della Francia. La «Zad» (zona da difendere) nasce dall’opposizione alla costruzione di un mega aeroporto nei dintorni della città sulla Loira, che sarebbe stato il più grande dell’ovest del paese. L’uso del condizionale passato è d’obbligo, visto che, circa tre mesi fa, il governo ha abbandonato l’idea dell’aeroporto, dando, di fatto, ragione a quanti si opponevano alla sua costruzione. Da ieri, all’alba, circa 2.500 uomini delle forze dell’ordine, in assetto antisommossa, stanno presidiando la zona e procedendo agli sgomberi e all’abbattimento delle costruzioni in tutto il perimetro della Zad. Sarebbero un centinaio, stando a quanto riferisce il Ministero degli Interni, gli occupanti interessati dal provvedimento di espulsione. Sempre secondo fonti governative, si tratterebbe di persone che, senza un progetto definito, starebbero occupando illegalmente le terre sulle quali avrebbe dovuto sorgere il nuovo aeroporto di Nantes. Il progetto, che risale ormai a cinquanta anni fa, ha visto da subito una forte contrarietà, soprattutto tra gli agricoltori del posto. Soltanto, però, una decina di anni or sono, l’occupazione dei luoghi interessati dal piano di costruzione dell’hub internazionale, si è strutturata come tale. La Zad è diventata un luogo per sperimentare e realizzare modalità alternative di produzione (agricola soprattutto, ma anche artigianale), che hanno attratto e unito realtà differenti tra loro, in un ecosistema assolutamente originale. In un gioco politico estremamente raffinato, i governi che si sono succeduti hanno evitato di affrontare la questione, sino al referendum organizzato nel 2015 sotto la presidenza Hollande, che, sul finire di giugno, decise di consultare gli abitanti del dipartimento (Loire-Atlantique), interessato dal nuovo aeroporto. I Sì al progetto furono più del 50%, lasciando così intendere, che nulla avrebbe più ostacolato l’inizio dei lavori. In realtà, insediatosi Macron, uno studio commissionato dall’esecutivo ha dimostrato l’inutilità, evidentemente legata a un insito anacronismo, del progetto il cui abbandono avrebbe avuto, conti alla mano, lo stesso costo per l’erario di una sua realizzazione. È successo così che il progetto di costruzione del nuovo aeroporto di Nantes è stato abbandonato, non più di tre mesi fa. L’esecutivo, però, davanti a quella che poteva sembrare una resa totale, ha deciso di dare un ultimatum a quanti occupavano le terre interessate dall’ormai abbandonato progetto d’aeroporto. L’obiettivo del governo, in buona parte realizzato, era dividere il fronte della Zad. Non è un caso, infatti, se gli sgomberi attuali sono selettivi. Non sarebbero, a conti fatti, tutti i vecchi occupanti a essere interessati dalle espulsioni, manu militari, ma soltanto coloro che non hanno dimostrato di avere un progetto reale su quelle terre. Eppure, i contorni dell’operazione restano da verificare. L’operazione di sgombero potrebbe durare alcuni giorni, nonostante le autorità dichiarino di essere a buon punto. Per il momento, in seguito agli scontri di ieri, ci sarebbero almeno sei feriti tra gli zadisti mentre, sempre nella mattinata di ieri, un gendarme sarebbe stato ferito a un occhio. Per la serata di ieri, due manifestazioni, erano convocate rispettivamente a Nantes e a Rennes. FONTE: Francesco Ditaranto, IL MANIFESTO

L'articolo Zad, al via lo sgombero con lacrimogeni e blindati sembra essere il primo su Micciacorta.

]]>
https://www.micciacorta.it/2018/04/zad-al-via-lo-sgombero-lacrimogeni-blindati/feed/ 0