Bersani stoppa Vendola: errore dividerci ora

Ma il Governatore stende la rete per le primarie e punta al cuore del Pd    L’incontro di mercoledì tra il leader di Sel e alcuni democratici irrita il segretario Un feeling anche con Veltroni e poi le associazioni, gli artisti e gli intellettuali 

Ma il Governatore stende la rete per le primarie e punta al cuore del Pd    L’incontro di mercoledì tra il leader di Sel e alcuni democratici irrita il segretario Un feeling anche con Veltroni e poi le associazioni, gli artisti e gli intellettuali 

ROMA – L´autocandidatura di Nichi Vendola s´insinua dentro il Pd. È lo schema Puglia dove a chiedere le primarie sconfiggendo il piano di Massimo D´Alema non furono solo gli elettori e la base. Fu la rivolta dei dirigenti democratici locali, che preferirono il governatore uscente al candidato scelto dai vertici del partito. Vendola sta gettando una rete che va dagli intellettuali alle associazioni, dalle sue Fabbriche sparse in Italia e all´estero all´appoggio trasversale nei partiti. Ma come per la battaglia pugliese il suo obbiettivo è colpire al cuore il Pd. La riunione dell´altro ieri con dieci parlamentari democratici di ogni provenienza (c´era la prodiana Albertina Soliani, l´ex dc Di Giovampaolo, veltroniani, sinistra interna) ha messo in agitazione la segreteria. Pier Luigi Bersani ha bacchettato Vendola e i partecipanti all´incontro: «Una riunione fuori contesto. Il problema è dall´altra parte del campo, adesso non dobbiamo aprire una discussione tra di noi».
I parlamentari coinvolti nella riunione di mercoledì spiegano, precisano. «Abbiamo parlato di iniziative comuni», dice Vincenzo Vita. «Sono stato amico di Leoluca Orlando. So che non bastano le madonne pellegrine», ricorda Roberto Di Giovampaolo. Sarà. Ma l´incontro avrà un bis prima dell´estate. D´Alema alza il muro: «Vendola mette il carro davanti ai buoi». Gliel´ha detto anche a quattr´occhi, la scorsa settimana, durante un colloquio a Bruxelles. Franco Marini lo boccia: «Non c´è bisogno di candidati per sparigliare. Il mio resta Bersani». Goffredo Bettini lo frena: «Adesso è l´ora delle idee. Poi verrà quella del leader». Ma il governatore segue altri sentieri, distanti dalle liturgie partitiche. «Se la situazione precipita lui è l´unico già in campo – “minaccia” l´ex deputato Ds Arturo Scotto -. Se si vota nel 2013 meglio ancora. Girerà l´Italia venti volte e conquisterà il Pd pezzo a pezzo».
Uno spicchio democratico ha già subito il fascino della narrazione vendoliana. La corrente di Ignazio Marino sta quasi tutta con lui, a cominciare dal senatore-chirurgo. Lo sostengono anche il responsabile politiche Ue Sandro Gozi, Pippo Civati, Paola Concia. A loro si aggiunge il gruppo riunito l´altro ieri. Walter Veltroni coltiva un feeling con Vendola, ospite domenica della scuola di politica Democratica. Non un rapporto privilegiato però. Perché il leader di Sinistra e libertà punta al dialogo con tutti e perché Veltroni non ha rinunciato all´ambizione di una candidatura in prima persona. Nell´Italia dei Valori l´interlocutore principale è Luigi De Magistris. Ma la spina dorsale della corsa di Nichi non sono i partiti, «corpaccioni moribondi» della politica. In un´intervista al Tg5 ha sentenziato: «Oggi le associazioni formano molto di più l´opinione pubblica». Ne ha citate tre: Emergency, Libera di don Ciotti e Slow Food di Carlin Petrini. A queste va aggiunta sicuramente la vicinanza con l´Arci.
Anche l´approccio con il mondo intellettuale ha una sua originalità. Non mancano, tra i suoi fan, volti noti come Dario Fo e Fiorella Mannoia. Molto più vicini a Vendola sono però gli scrittori pugliesi Nicola Lagioia e Mario Desiati, editor di Minimun Fax, Einaudi e altre case editrici. Lagioia e Desiati sono stati con il governatore anche all´Expo di Shangai, per dire. Amico di Vendola è il produttore della Fandango Domenico Procacci. E la Puglia Film Commission costituisce la struttura su cui Vendola poggia la sua comunicazione. «La rete di Nichi non sarà un´operazione ingegneristica. Puntiamo ad allargare la fascia di popolo che si riconosce in lui», dice il suo braccio destro Nicola Fratoianni, pisano emigrato al Sud. Scotto aggiunge: «Non basta il consenso di Sel per partecipare alle primarie e vincerle».
Sinistra e libertà ha certamente un ruolo nell´autocandidatura, in particolare con le figure di spicco Gennaro Migliore e Franco Giordano. Il Manifesto ha già fatto il suo endorsement ma anche gli imprenditori del Nord Est sono rimasti colpiti dalla novità dell´ex comunista leader della sinistra radicale come ha raccontato Ilvo Diamanti nella Bussola. Come è successo a David Thorne, l´ambasciatore Usa a Roma incontrato a maggio, che sarà in vacanza in Salento ad agosto e rivedrà il governatore. Poi c´è il fulcro della sua azione politica nazionale. Le Fabbriche di Nichi, luogo di aggregazione di senza partito e di tutte le tendenze: 338 in Italia, 16 all´estero una addirittura in Thailandia. Non a caso al loro meeting Vendola ha scelto di lanciare la sua rincorsa. La rete di partenza che può diventare molto più grande.

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