Oxfam ha organizzato un flash mob sull’impatto del cambiamento climatico, che sta producendo una crisi umanitaria in Africa
Oggi pomeriggio gli attivisti No G7 sfileranno nelle strade di Giardini-Naxos mentre a Taormina si svolge il vertice dei capi di stato. Il sindaco ha disposto la chiusura di scuole e negozi, il corteo sarà seguito dal Legal team Sicilia che «vigilerà sul diritto a manifestare, sulle libertà personali, il diritto di informare, sulla tutela delle propria persona e sulle tutele costituzionali connesse alla libera espressione delle idee».
Il contingente arrivato da Caltagirone ribadirà il No al Muos con un flash mob. Alla manifestazione sono previsti oltre 3mila partecipanti: promossa dalle realtà siciliane, pullman e navi porteranno delegazioni da Venezia, Padova, Roma, Firenze, Trento, Treviso, Benevento, Puglia e Marche. Da Napoli sono partiti in 150: si tratta degli aderenti al laboratorio Insurgencia e i due consiglieri comunali del movimento Dema (che fa capo al sindaco Luigi de Magistris), Eleonora di Majo e Rosario Andreozzi.
Si sono imbarcati ieri da Napoli anche gli attivisti veneziani, tra loro Niccolò Onesto: «Donald Trump è il paradigma della fase che stiamo vivendo: punto di riferimento delle destre populiste e xenofobe, rappresenta il paese che più di tutti sta fomentando le guerre, uno dei principali sostenitori della chiusura sulla questione ambientale e climatica».
Ieri a Giardini-Naxos i comitati No Muos-No Sigonella e Carovane Migranti hanno tenuto una conferenza stampa per spiegare le ragioni dell’opposizione al G7, mentre Oxfam ha organizzato un flash mob sull’impatto del cambiamento climatico, che sta producendo una crisi umanitaria in Africa: attori con le teste di Paolo Gentiloni, Theresa May, Angela Merkel, Emmanuel Macron, Justin Trudeau e Shinzo Abe da un lato, Trump da solo in disparte senza alcuna voglia di raggiungere gli altri capi di stato.
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