MILANO. La piazza nazionalista e la protesta dei balconi. Oggi Milano accoglierà la manifestazione della Lega in piazza Duomo con centinaia di striscioni anti-Salvini, un presidio e un corteo: il Gran Galà del futuro.
Le lenzuola contro il ministro degli Interni sono apparse in città già da giorni, soprattutto dopo la rimozione dello striscione a Brembate e l’identificazione in zona San Siro di un signore reo di aver esposto – anche lui – uno striscione contro il capo della Lega. Salvini è rimasto spiazzato da questa protesta che ha il pregio di gettare caos nella sua megamacchina comunicativa e costringe tutti a parlarne, nella vita reale e sui social.
E PER SALVINI governare il flusso del dibattito social è fondamentale. In questi giorni però la notizia non l’ha generata lui con una delle sue dirette video o dei suoi post, ma l’opposizione sociale. L’irriverenza, l’ironia, gli sfottò hanno provocato nervosismo anche tra le forze di polizia che, a giudicare da come stanno intervenendo, sentono il peso e le attenzioni del ministro.
Oggi a Milano sono attese centinaia di lenzuola anti-Salvini, ma girando in città e sui social negli ultimi due giorni sono tante quelle già esposte. Al confine con Sesto San Giovanni una palazzina ne ha appese venti, le altri sono sparpagliate in tutta la città in modo abbastanza omogeneo.
Si va da un sottile «Salvini #baciamilano» ai più classici «Mai con Salvini» e «Non sei il benvenuto», a «Qui si ama tutti» e «Menti e porti aperti», a «Placa i toni, esci i milioni». Anche i Vigili del Fuoco della Cgil, che avevano protestato dopo l’intervento a Brembate, hanno esposto il loro: «49 milioni di balconi. Vigili del fuoco professionisti del soccorso non della propaganda». Le associazioni che hanno organizzato la manifestazione People il 2 marzo scorso hanno coordinato la diffusione social di questi striscioni con l’hashtag #Salvinitoglianchequesti.
«ABBIAMO RACCOLTO queste iniziative diffuse, decine di persone hanno iniziato a mandarci foto e le abbiamo pubblicate» ha raccontato a Radio Popolare Maurizio Merlotti de I Sentinelli che hanno anche lanciato una caccia al tesoro anti-Salvini: «dove sono i 49 milioni?» Nei quartieri sono stati affissi 49 striscioni ciascuno con un numero da 1 a 49, vince chi li fotografa tutti. Chissà se qualcuno di questi striscioni comparirà anche lungo il percorso del corteo leghista da porta Venezia a piazza Duomo. I militanti della Lega si ritroveranno alle 15, Salvini parlerà dal palco di piazza Duomo dopo le 16.30. Al suo fianco la leader della destra francese Marine Le Pen, questa volta arrivata a sostenere l’amico italiano dopo l’assenza all’iniziativa di lancio della campagna elettorale leghista.
DOPO AVER PORTATO IN PIAZZA Duomo i neofascisti di Casapound e Lealtà Azione il 14 ottobre 2014 – l’inizio ufficiale dell’era salviniana – oggi il leader leghista sarà attorniato da 11 esponenti di questa alleanza nazionalista che formerà un gruppo a Strasburgo con l’ambizione di condizionare le future scelte del Ppe.
GRANDE ASSENTE l’ungherese Viktor Orban, sospeso dal Ppe ma ancora dentro ai popolari europei: sarà lui a guidare l’eventuale dialogo tra popolari e nazionalisti dopo il voto. «Facciamo la storia» ha detto ieri Salvini.
Piazza Duomo sarà circondata simbolicamente dal Gran Galà del futuro, la manifestazione convocata da Non Una di Meno e Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale. «Abbiamo deciso di tenere stretta tra le mani la parola futuro, non permettere che diventi una parola della destra e di questi personaggi che da anni promuovono campagne oscurantiste, negazioniste e razziste e che nulla hanno a che fare con il futuro» dice Selam Tesfai di Non Una di Meno.
«Non chiediamo di portare in piazza solo l’avversione a Salvini, ma proposte e immaginario futuro. Non Una di Meno e Milano Antifascista Antirazzista Meticcia e Solidale sono la Milano del futuro per noi, quella che non si limita alla tolleranza, ma che rispetta e si arricchisce delle sue diversità». L’appuntamento è alle 14 in piazza del Cannone per l’happening culturale con musica, teatro, danza e canto. Alle 16 il corteo da largo Cairoli fino ai giardini della Guastalla.
* Fonte: IL MANIFESTO
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