Da Pomezia alla Germania Priebke ancora senza cimitero oggi i funerali in forma privata

Tutti i no dei sindaci. Spunta il camposanto tedesco di Costermano La polemica
Tutti i no dei sindaci. Spunta il camposanto tedesco di Costermano La polemica

ROMA — No da Hennigsdorf, la città a nord di Berlino dove nacque 100 anni fa. No dall’Argentina. No da Pomezia, cittadina alle porte di Roma: «Non lo vogliamo nel cimitero militare tedesco» ha detto il sindaco Flavio Fucci. No dalla giunta di Fondachelli Fantina, nel Messinese, dove il sindaco si era dichiarato disposto ad accoglierne le spoglie. La sepoltura di Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine morto venerdì a 100 anni, è sempre più un rebus. I funerali si terranno oggi, assicura il suo avvocato Paolo Giachini, ma luogo e ora restano un mistero. Il
cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, ieri ha spiegato la posizione della Chiesa: «Non abbiamo negato alle persone vicine a Priebke la possibilità di celebrare la preghiera e l’invocazione della misericordia nella casa del defunto». Giachini peraltro ha rifiutato la proposta del Vicariato per le esequie in casa. «Saranno private, non dovranno essere una manifestazione politica. Ma non accettiamo l’idea di nasconderci » ribadisce il legale e tutore di Priebke, accogliendo la richiesta del sindaco Marino, della questura e della prefettura di Roma e sbarrando la strada anche a una celebrazione in orari inconsueti.
Ieri è circolata l’ipotesi di una cerimonia al Policlinico Gemelli, dove la salma si trova da venerdì sera: «Non sappiamo quando porteranno via il corpo» che si trova al piano terra dell’obitorio in una cella frigorifera dopo che ieri, finalmente, è stata effettuata la ricognizione cadaverica necessaria per funerali e sepoltura. Davanti all’obitorio staziona un’auto della polizia, ma la direzione del policlinico ha escluso la possibilità di esequie al Gemelli. «A noi andrebbe bene, se la Curia è d’accordo… Da domani in poi tutti i giorni sono possibili, il certificato di morte è stato redatto, ma abbiamo già escluso mercoledì, per la coincidenza col settantesimo anniversario del rastrellamento del Ghetto» diceva ancora ieri Giachini, che non parlava più di cerimonia in strada o davanti al sagrato di una chiesa.
Poi, la questione sepoltura: «Un cimitero militare sarebbe perfetto. Il più bello è a Costermano, sul Lago di Garda. È gestito da un ente benefico di Berlino (e raccoglie le spoglie di oltre 21 mila soldati, in maggioranza tedeschi, ndr).
Una volta — racconta ancora il legale — scrissi un’interrogazione parlamentare che fu presentata dall’onorevole Serena perché da lì volevano cacciare le salme di due Ss. Serena poi fu allontanato da An perché aveva distribuito il filmato allegato all’autobiografia di Priebke a tutti i parlamentari». A nord, nella città di Treviso, l’ex Ss ha comunque trovato anche un prete che sabato reciterà un requiem in suo memoria: è padre
Floriano Abrahamowicz, sacerdote lefevriano che definisce l’ex Ss «mio amico» e che in passato aveva dichiarato che le camere a gas erano esistite per «disinfettare gli ebrei». D’altra parte, la scelta per la sepoltura di Priebke diventa sempre più difficile: dopo il tweet del ministro degli Esteri argentino che già sabato annunciava il no alle spoglie di Priebke, ieri è arrivato anche il rifiuto della città natale dell’ex Ss: il regolamento cimiteriali prevede la tumulazione solo per i residenti della cittadina del Brandeburgo, poco più di 25mila persone, oppure per le famiglie originarie del luogo che già abbiano una tomba di famiglia. E Priebke non rientra in nessuno dei due casi. «A Pomezia poi accettano soltanto morti in guerra» dice Giachini commentando l’ennesimo no. Il sindaco di Fondachelli Fantina, nel Messinese, ha persino contattato il suo collega di Roma, Marino, dichiarandosi disponibile a ospitare la tomba di Priebke come «gesto di umanità cristiana», ma il vicesindaco ha minacciato le dimissioni sue e degli assessori. In serata anche Giachini sembra arrendersi: «Stanotte non ci saranno esequie. I nemici del signor Priebke scelgano il posto che dà meno fastidio e noi obbediremo».

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