Circa centocinquanta persone in strada, tra cui diverse mamme che partecipavano ai laboratori per bambini, per protestare contro lo sgombero dello spazio occupato. ”Eà uno spazio utile e non un pericolo per l’ordine pubblico”
Circa centocinquanta persone in strada, tra cui diverse mamme che partecipavano ai laboratori per bambini, per protestare contro lo sgombero dello spazio occupato. ”Eà uno spazio utile e non un pericolo per l’ordine pubblico”
ROMA – Un’occupazione in strada, che andrà avanti fino a stasera, con laboratori per bambini, letture e passi di capoeira. Così hanno scelto di protestare gli ex-occupanti di Scup (Sport e cultura popolare), lo spazio occupato di via Nola 5, nel quartiere San Giovanni di Roma, sgomberato questa mattina intorno alle 6,30 dalle forze dell’ordine. Dalle prime informazioni l’azione sarebbe avvenuta su richiesta del Demanio (il ministero dei Trasporti aveva venduto lo spazio, un’ex motorizzazione, a una piccola società) e non del Comune. Da quando è stata diffusa la notizia dello sgombero circa cento cinquanta persone si sono riunite davanti allo Scup per protestare, dando vita anche a un piccolo corteo nel quartiere per informare la popolazione locale di quanto stava avvenendo. Sempre in mattinata si è svolta una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato tra gli altri Sandro Medici, presidente del X municipio, Antonio Castronovi della Cgil di Roma e del Lazio, Gianluca Peciola, del coordinamento Sel Roma e la presidente del municipio IX, Giusi Fantino che parla di ”atto sbagliato”. Ora il presidio va avanti in forma permanente, si sta organizzando anche un pranzo in strada e alle 17 è prevista un’assemblea cittadina.
”Abbiamo deciso di portare fuori quello che normalmente facevamo dentro per fare capire cos’è lo Scup – racconta Erminia, che nello spazio occupato si occupa di laboratori per bambini da 0 a 12 anni – . Quest’azione ha il sapore di un’operazione di ordine pubblico, ma all’interno non c’era niente di pericoloso. Le nostre attività sono sempre state considerate molto utili anche dal quartiere. Io, insieme a un gruppo insegnanti, portavo avanti dei corsi per mamme e bambini, che si basano sulla cultura della genitorialità, sull’ascolto e il rispetto dei più piccoli”. Oltre ai corsi, sia settimanali che mensili, all’interno dell’ex motorizzazione venivano anche organizzati incontri a cui partecipavano diverse famiglie. Alcune mamme oggi sono scese in piazza per protestare contro lo sgombero, altre – racconta ancora Erminia – hanno comunque voluto testimoniare la loro indignazione per la chiusura di un’attività considerata importante per il territorio. ”Sono stata allo Scup in occasione di un incontro con il presidente del Centro nascita Montessori – racconta Antonella, mamma di una bambina di due anni – L’atmosfera che si respirava era piacevole, l’organizzazione efficiente, l’ambiente molto friendly con i bambini. Chi pensa a un centro sociale, come a luogo ostile e disseminato di cocci di bottiglie, allo Scup si sarebbe ricreduto: era un posto dove fare tante cose insieme agli altri, gratis o a prezzi popolari”.
”Anche le forze dell’ordine ci hanno detto di essere dispiaciute a effettuare lo sgombero – aggiunge Laura Greco dell’associazione A Sud che partecipava all’occupazione attraverso il laboratorio Reset, che organizza il MercatoNONmercato EcoSolPop -, Sono arrivati all’alba e hanno trovato dentro solo un paio persone, perché non si tratta di un’occupazione abitativa, e le hanno fatte uscire. Ora continueremo il presidio in strada proponendo le attività di Scup, a cui molti cittadini hanno partecipato in questi mesi perché, in alcuni casi, si tratta di servizi che sopperiscono alle mancanze dei consultori. Vogliamo, quindi, denunciare questa azione e speriamo di riuscire a tornare dentro, da qui comunque non ce ne andiamo”. Gli ex-occupanti stanno cercando di trovare una trattativa almeno con la presidente del municipio, Giusi Fantino, per non interrompere il programma di attività previste nelle prossime settimane, come il mercatino di prodotti artigianali, riuso e riciclo, che doveva svolgersi il 3 febbraio prossimo. (ec)
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