Alla Isi di Scandicci gli operai in sciopero

Sciopero di un’ora e presidio davanti al loro stabilimento, a Scandicci (Firenze): i lavoratori della Isi (Italia Solare Industrie – ex Electrolux) si dicono «esasperati» per la mancata erogazione degli stipendi e chiedono certezze per il futuro dell’azienda.

Sciopero di un’ora e presidio davanti al loro stabilimento, a Scandicci (Firenze): i lavoratori della Isi (Italia Solare Industrie – ex Electrolux) si dicono «esasperati» per la mancata erogazione degli stipendi e chiedono certezze per il futuro dell’azienda. «Ci sono 370 famiglie esasperate, che non ricevono lo stipendio e non hanno prospettive – ha spiegato Franco Nigi della Rsu Fiom – Il nuovo soggetto industriale che ha rilevato la maggioranza delle azioni, la Sg Green Power, a oggi è inadempiente e non ha le condizioni per portare avanti il progetto industriale. Il titolare deve farsi da parte per il bene dei lavoratori e le istituzioni devono impegnarsi a trovare nuovi investitori». Per Nigi «le commesse e le richieste ci sono, c’è una nuova linea da 320 persone, ma manca la liquidità». Per oggi è previsto un incontro tra l’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini e la proprietà, mentre il sottosegretario al ministero dello Sviluppo, Stefano Saglia, in visita ieri a Firenze, ha annunciato che un tavolo ministeriale dedicato alla Isi è fissato per il 17 novembre a Roma. «L’intuizione iniziale di individuare un investitore nel campo dei pannelli solari – ha sottolineato Saglia – è stata felice ma occorre capire la solidità industriale del gruppo che vuole effettuare questo investimento che è significativo». È intervenuto anche Roberto Rizzo, dell’Idv: «Il progetto di riconversione può davvero rappresentare un modello virtuoso di uscita dalla crisi: è importante che non naufraghi».

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