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Il presidente del Tribunale “Battisti resta in carcere” Il legale: “È un colpo di Stato”

L’ex giudice Rezek: “Lula ha violato il trattato di estradizione”  

 

L’ex giudice Rezek: “Lula ha violato il trattato di estradizione”  

  SAN PAOLO – Il presidente del Supremo Tribunal Federal (Stf) del Brasile, Cezar Peluso, ha respinto ieri la richiesta di libertà immediata per Cesare Battisti, presentata dai suoi legali. Peluso ha rimandato il relativo dossier al relatore del caso, Gilmar Mendes. A causa delle ferie di magistratura e uffici giudiziari, è probabile che Mendes riprenda il lavoro a febbraio: fino al mese prossimo, dunque, Battisti resterà in carcere. La decisione «individuale» di Peluso, ha subito commentato Luis Roberto Barroso, legale dell´ex terrorista rosso, rappresenta «una specie di colpo di Stato»: viola le decisioni dell´ex presidente Lula, «del Supremo Tribunal Federal e il principio della separazione dei poteri in uno Stato democratico di diritto».
L´avvocato Francisco Rezek, ex giudice del Supremo Tribunal Federal nonché ex membro del Tribunale dell´Aja dal ‘97 al 2006, ha invece affermato che nel caso in cui l´Italia sul caso Battisti si rivolgesse alla Corte internazionale di giustizia dell´Aja, il Brasile «verrebbe sicuramente condannato». Rezek ha inoltre auspicato che «il Supremo Tribunal Federal ripari all´errore commesso dall´ex presidente Lula». Dello stesso avviso anche Marina Basso, professore di diritto internazionale all´università di San Paolo. La situazione dell´Italia davanti alla Corte dell´Aja è «talmente favorevole» che basterebbe la richiesta di un parere.

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