Equitalia nel mirino, altri due attentati

A Foggia a Modena. Manganelli: a un passo dai responsabili del pacco bomba di Roma

A Foggia a Modena. Manganelli: a un passo dai responsabili del pacco bomba di Roma     ROMA – Attacco nella notte di Capodanno. Ancora attentati agli uffici di Equitalia, l´agenzia di riscossione dei tributi. Due sedi in fiamme a Foggia e a Modena, non si esclude l´azione di balordi.

Un ordigno rudimentale è esploso a Foggia in via Portogallo, all´ingresso della società. Cinque grossi petardi hanno provocato una deflagrazione che ha scaraventato le saracinesche a decine di metri di distanza. Ingenti i danni. Equitalia Sud, in un comunicato diffuso ieri pomeriggio, avverte che in seguito all´attentato lo sportello foggiano oggi rimane chiuso al pubblico.
A Modena teppisti hanno dato fuoco alle vetrine dei locali in via Emila Ovest. I danni allo sportello sono lievi, le fiamme non hanno intaccato le strutture al primo piano di una galleria commerciale. L´ipotesi degli inquirenti è che sia stata una molotov a innescare l´incendio. Telecamere a circuito chiuso avrebbero ripreso gli attentatori, le immagini sono al vaglio della Digos.
Solo un augurio, che sa però di avvertimento, a Torino. Sui gradini della sede al centro della città, qualcuno ieri mattina ha lasciato una cassetta della frutta sul cui fondo era scritto un messaggio con la vernice: «Gli italiani augurano a Equitalia un altro anno ricco di successi». La cassetta è stata poi rimossa.
Non si ferma dunque la catena di attentati e piccole azioni dimostrative contro la società di riscossione dei tributi. Meno di un mese fa, il 16 dicembre, l´episodio più grave: un pacco bomba negli uffici di Roma. L´esplosione ha ferito al volto e a una mano il direttore generale, Marco Cuccagna. Il volantino di rivendicazione a firma anarchica, la Fai, è uguale a quello del pacco bomba alla sede centrale di Francoforte della Deutsche Bank. Una settimana dopo un nuovo allarme, una busta bianca senza mittente indirizzata a Equitalia lungotevere Flaminio 18, viene intercettata a Roma. C´era polvere nera mischiata a un´altra sostanza con un innesco di nuovo tipo: aprendo la busta lo sfregamento avrebbe prodotto una fiammata. La procura di Roma indaga per terrorismo. Ci sono dei sospettati. Presto l´inchiesta dovrebbe riservare novità. Infatti il capo della polizia, Antonio Manganelli, dichiara: «Le indagini sui pacchi bomba destinati a istituzioni e sedi di agenzie di riscossione ed Equitalia procedono e stanno per dare frutti, ma occorre vigilare».
Il capo della polizia afferma che «c´è stato un salto in avanti» dell´area anarco-insurrezionalista. «Assistiamo – dice – allo sviluppo di un fenomeno nuovo, dallo spontaneismo del singolo dentro l´associazione anarchica a una vera organizzazione, una sorta di network internazionale, con scambio di favori e azioni prodromiche a fatti di sangue. Crediamo di aver individuato autori e matrici dei gesti. Ma un pacco bomba singolo resta un atto difficile da prevenire, bisogna stare attenti».

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