Milano, neofascisti a convegno in Provincia con Alba Dorata: li hanno portati due leghisti

Estrema destra europea. Dopo le proteste arriva il diniego della sala della Provincia al raduno di Forza Nuova e Alba Dorata, sponsorizzata da esponenti leghisti

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Milano, vincono le proteste, no al convegno nero

Milano, neofascisti a convegno in Provincia con Alba Dorata: li hanno portati due leghisti

Milano, neofascisti a convegno in Provincia con Alba Dorata: li hanno portati due leghisti

Estrema destra europea. Dopo le proteste arriva il diniego della sala della Provincia al raduno di Forza Nuova e Alba Dorata, sponsorizzata da esponenti leghisti

Milano, neofascisti a convegno in Provincia con Alba Dorata: li hanno portati due leghisti

Estrema destra europea. Dopo le proteste arriva il diniego della sala della Provincia al raduno di Forza Nuova e Alba Dorata, sponsorizzata da esponenti leghisti

 

Milano meda­glia d’oro alla Resi­stenza. Milano capi­tale inter­na­zio­nale dei raduni nazi­fa­sci­sti. L’ultimo, oggi. «Europa, una grande libera» è il titolo del con­ve­gno orga­niz­zato da Forza Nuova che ha chia­mato a rac­colta tutte le anime del pano­rama nero d’Europa: dagli amici di vec­chia data come Npd, il par­tito nazio­nal­de­mo­cra­tico tede­sco e il Bri­tish Natio­nal Party, ai greci di Alba Dorata, agli spa­gnoli di Demo­cra­cia Nacio­nal, agli sve­desi di Sven­kar­nas Party. L’obiettivo di Roberto Fiore, il lea­der di Forza Nuova, quello di creare una rete euro­pea, il «Movi­mento nazio­na­li­sta dei popoli euro­pei». Il luogo dell’incontro è stato reso noto ieri sera dopo il tram tram per il diniego dell’autorizzazione all’auditorium della Pro­vin­cia in Via Cor­ri­doni, in pieno cen­tro città, alle spalle della Camera del Lavoro e a pochi passi dalla Sina­goga. Il con­ve­gno è stato spo­stato al Mil­ton Hotel, Zona Bovisa.
A Radio Popo­lare, il pre­si­dente della Pro­vin­cia di Milano, Guido Pode­stà, aveva spie­gato che «la sala era stata richie­sta dal gruppo metro­po­li­tano della Lega». Da chi? Dal con­si­gliere della città metro­po­li­tana, Ettore Fusco, un leghi­sta doc — già inda­gato (e poi pro­sciolto) per l’istigazione a delin­quere per l’incendio al campo nomadi di Opera, nel dicem­bre 2006 — attual­mente sin­daco del Car­roc­cio di un pic­colo comune dell’hinterland, tor­nato oggi a far par­lare di sé per aver coor­di­nato i pre­pa­ra­tivi del grande evento nero per poi essere sca­ri­cato dal suo stesso par­tito che ha con­ge­dato la deci­sione come «una scelta per­so­nale, presa senza inter­pel­lare i ver­tici del par­tito» ha tagliato corto, Igor Iezzi, il segre­ta­rio pro­vin­ciale della Lega. Alla fine lo stesso Fusco ha fatto sapere che lui all’incontro non ci andrà, soste­nendo di avere sem­pli­ce­mente tra­smesso una richie­sta agli uffici di Palazzo Isimbardi.

Quindi non ci andrà lui e non ci andrà nep­pure la Lega che, come il Movi­mento 5 Stelle, non ha abboc­cato agli ammic­ca­menti di Forza Nuova, forse un po’ gelosa dell’alleanza con Casa Pound. Il segre­ta­rio Sal­vini ha detto che a par­te­ci­pare non ci pensa pro­prio. E fa riflet­tere che, a dirlo, sia uno che alle cami­cie pre­fe­ri­sce le magliette con la scritta «No Euro» e che, lo scorso 18 otto­bre, tra le brac­cia tese in Piazza Duomo, zom­pet­tava «chi non salta clan­de­stino è» all’urlo di «Stop inva­sione». Alle pro­te­ste per l’autorizzazione del con­ve­gno dell’estrema destra in un luogo isti­tu­zio­nale, oltre alla Cgil era sceso i campo anche il sin­daco Pisa­pia. Oggi, a Milano ci saranno comun­que due pre­sidi anti­fa­sci­sti, uno sta­mat­tina degli stu­denti in via Cor­ri­doni e l’altro, alle 14 alla Camera del Lavoro, orga­niz­zato da Anpi, Cgil e Rete Antifascista.

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