Stop Ttip, giornata globale di azioni contro il trattato transatlantico

Oggi è il «glo­bal day of action» con­tro il Trat­tato Tran­sa­tlan­tico (Ttip) tra Stati Uniti e Unione Euro­pea che pro­mette di abbat­tere le bar­riere non tarif­fa­rie

Commercio Globale. In Italia sono trenta le città mobilitate contro un negoziato che continua a restare segreto. La campagna italiana Stop Ttip denuncia la clausola che permetterà alle multinazionali di portare gli Stati in tribunale per ottenere risarcimenti milionari e la privatizzazione dei beni comuni

Oggi è il «glo­bal day of action» con­tro il Trat­tato Tran­sa­tlan­tico (Ttip) tra Stati Uniti e Unione Euro­pea che pro­mette di abbat­tere le bar­riere non tarif­fa­rie. Nei pros­simi giorni si svol­gerà un nuovo «round» nego­ziale, sem­pre in segreto, almeno per l’opinione pub­blica e per la società civile. Non per i nego­zia­tori euro­pei o ame­ri­cani che rac­col­gono tra le loro fila nume­rosi espo­nenti delle mul­ti­na­zio­nali inte­res­sate alla dere­go­la­men­ta­zione tran­sa­tlan­tica dei com­merci e alla pri­va­tiz­za­zione dei beni comuni o dei ser­vizi pubblici.

La cam­pa­gna pro­mossa oggi dal car­tello di asso­cia­zioni «Stop Ttip Ita­lia» è uno degli snodi di una mobi­li­ta­zione che coin­vol­gerà sei­cento città negli Stati Uniti e nell’Unione Euro­pea. Trenta sono le città coin­volte in Ita­lia. A Roma si mani­fe­sta oggi in piazza del Pan­theon al mat­tino e in piazza Ss. Apo­stoli al pome­rig­gio. A Milano in piazza Duomo. Piazza Dante a Napoli. A Firenze alla sta­zione Leo­polda e a Ponte santa tri­nità. Per avere l’elenco com­pleto delle ini­zia­tive c’è il sito: stop?-ttip?-ita?lia?.net. Per tutte le altre: glo?bal?tra?de?day?.org.

Il tema dei flash­mob orga­niz­zati dalla cam­pa­gna glo­bale è il fan­ta­sma. Fan­ta­sma è il trat­tato che secondo Marco Ber­sani — uno dei coor­di­na­tori della cam­pa­gna inter­ve­nuto ieri in una con­fe­renza stampa alla sede romana del Par­la­mento euro­peo, coor­di­nata da Monica Di Sisto (Fai­watch) — «rea­lizza l’utopia delle mul­ti­na­zio­nali: pas­sare dallo stato di diritto allo stato di mer­cato». Sem­bra infatti essere certa la pre­senza nel Ttip della clau­sola «Isds» che per­met­terà alle aziende di por­tare gli stati in tri­bu­nale otte­nendo risar­ci­menti milio­nari nel caso in cui la legi­sla­zione nazio­nale con­tra­sti con i loro inte­ressi com­mer­ciali. In pra­tica que­sto signi­fica che il Ttip per­mette la mas­sima libertà ai capi­tali. Esclusi gli ambiti di inte­resse mili­tare o di ordine pub­blico, quali il governo del traf­fico aereo, la giu­sti­zia, l’ordine pub­blico o l’esercito, tutto sarà pri­va­tiz­za­bile. Con l’austerità, e la neces­sità di far cassa da parte degli Stati che devono rag­giun­gere il «pareg­gio di bilan­cio» e il 60% nel rap­porto tra debito pub­blico e Pil, que­sto signi­fica che tutto sarà vendibile.

Nem­meno le pro­spet­tive occu­pa­zio­nali sono certe, al con­tra­rio di quanto sostiene una cam­pa­gna stampa par­ti­co­lar­mente aggres­siva. La depu­tata euro­pea del Movi­mento Cin­que Stelle Tiziana Beghin, inter­ve­nuta nella con­fe­renza stampa di ieri, ha citato alcuni studi che pro­spet­tano la per­dita di posti di lavoro in Europa a causa dell’applicazione del trat­tato. Si parla di pro­ie­zioni che vanno dallo 0,2% allo 0,5%, quan­ti­fi­ca­bili in più di un milione di posti in tutti i paesi ade­renti all’Unione Euro­pea. «L’economia con­ti­nen­tale crol­lerà ulte­rior­mente — ha detto — e ver­ranno dan­neg­giate soprat­tutto le pic­cole imprese che stanno sul mer­cato intra-comunitario». «Il Ttip è la Nato del com­mer­cio, fa parte di un pro­cesso mon­diale di dere­go­la­men­ta­zione insieme al Tisa, che libe­ra­lizza i ser­vizi, e al trat­tato trans­pa­ci­fico Ttp gemello di quello tra Usa e Ue. È il trionfo della tutela del diritto degli inve­sti­tori con­tro quello dei cit­ta­dini, dei con­su­ma­tori e in gene­rale la sovra­nità popo­lare — ha detto Eleo­nora Forenza, par­la­men­tare euro­pea dell’«Altra Europa» — L’obiettivo della mobi­li­ta­zione di oggi è chie­dere una pausa di rifles­sione sulle trat­ta­tive segre­ta­mente in corso. Può essere impor­tante per fer­mare que­sto pro­cesso che si vuole chiu­dere entro il 2015. Anche per­ché ci saranno le ele­zioni del pre­si­dente negli Stati Uniti».

Giu­lio Mar­con, depu­tato indi­pen­dente di Sini­stra e Libertà ha invito il movi­mento Cin­que Stelle a costi­tuire un osser­va­to­rio par­la­men­tare e a inter­ve­nire in maniera coor­di­nata sulle trat­ta­tive che pro­se­guono in segreto La pros­sima set­ti­mana sarà pre­sen­tata una mozione con­tro la clau­sola «Isds». Sel ade­ri­sce alla cam­pa­gna «Stop Ttip» e oggi si mobi­li­terà con­tro un accordo che «con­ferma la sud­di­tanza degli stati alle imprese e mette fine allo modello sociale del Welfare».

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