L’INTERVISTA IL CANTAUTORE GUCCINI E LA “SUA” CITTÀ INVASA DALLA DESTRA
BOLOGNA. «Io sono stato lontano da piazza Maggiore, ho visto un po’ in televisione come è andata, e mi viene da dire solo una frase storica: ora e sempre, resistenza». Francesco Guccini parla dalla casa di Pavana, sull’Appennino tra Bologna e Pistoia. Da lì ha osservato la “sua” piazza, tenendosi «alla larga», come aveva chiesto il presidente dell’Anpi.
Guccini, cosa ha pensato nella giornata del cosiddetto orgoglio leghista sotto le Due Torri? «Io spero solo che non prendano Bologna alle urne, e lo dico per le mie inclinazioni politiche. Comunque non si sa mai, ma spero proprio di no».
È rimasto colpito dall’immagine della piazza dove ha tenuto tanti suoi concerti piena di bandiere del Carroccio?
«Non posso certo dire di essermi sentito offeso, perché piazza Maggiore ne ha viste tante, anche altre manifestazioni in passato. Questa è la democrazia e proprio per questo spero che poi alle urne la Lega non passi. Erano in tanti anche gli altri che manifestavano, o mi sbaglio?».
Salvini ha attaccato più volte i centri sociali e ai partigiani ha detto che dovrebbero tirare le orecchie ai loro nipotini, lei che ne pensa?
«Io vorrei rispondere con una storica frase: ora e sempre resistenza. Tutti hanno diritto di manifestare, e quindi anche i ragazzi dei centri sociali o gli studenti che sono andati in piazza per contestare Salvini. Perché la sua è stata chiaramente una provocazione ».
Secondo lei Salvini è riuscito nel suo intento?
«Staremo a vedere, io aspetto il verdetto delle urne, e spero tanto che Bologna rimanga nella sua tradizione».
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