Nasce « Sini­stra italiana»

sinistra italiana

Dal Pd scatta l’accusa di intelligenza con la destra. Che però è alleata di Renzi. Oggi a Roma la presentazione del «primo passo»

Democrack. Nasce «Sinistra italiana». Per il momento in parlamento. Dal Pd scatta l’accusa di intelligenza con la destra. Che però è alleata di Renzi. Oggi a Roma la presentazione del «primo passo». Con Fassina, D’Attorre, Galli. Ma senza Civati, che pensa a unire una componente nel «misto».

ROMA. «Le uscite a sini­stra spesso hanno por­tato come risul­tato di favo­rire gli avver­sari, e loro così stanno facendo il gioco della destra». L’accusa di intel­li­genza con il nemico, grande clas­sico delle scis­sioni, ieri è arri­vata. Anche se in que­sto caso il para­dosso è che il nemico, almeno un pezzo del nemico, è un alleato di governo. Ieri Lorenzo Gue­rini, vice­se­gre­ta­rio Pd, ha attac­cato quelli che escono dal suo par­tito. Alfredo D’Attorre, dal banco degli impu­tati, respinge l’accusa al mit­tente: «Se deve tro­vare chi fa più il gioco della destra non a parole ma con le scelte con­crete, non ha che da rivol­gersi al segre­ta­rio di cui è vice».

Pro­ba­bil­mente è solo un assag­gio delle pole­mi­che dei pros­simi giorni. Per­ché gli anti ren­ziani del par­la­mento da ora ten­te­ranno l’opera di ero­sione del Pd. Oggi al Tea­tro Qui­rino di Roma va in scena la pre­sen­ta­zione del nuovo gruppo di Mon­te­ci­to­rio, «Sini­stra ita­liana», nome che ha il pre­gio della chia­rezza. La coin­ci­denza con l’anniversario della Rivo­lu­zione sovie­tica è casuale: la mag­gior parte dei pre­senti non l’ha mai festeg­giata per età e per con­vin­zione. Del «Sì» faranno parte i depu­tati eletti con Sel, gli ex Pd Fas­sina, Gre­gori, D’Attorre, Folino e Galli, l’ex Sel Clau­dio Fava. Ma «altri arri­ve­ranno pre­sto», giura D’Attorre, che a un appello ai suoi ex com­pa­gni di par­tito: «A chi è ancora nel Pd voglio dire che pur­troppo biso­gna guar­dare in fac­cia la realtà, anche se è dolo­roso, come lo è stato per me. In que­sto Pd per la sini­stra non c’è pos­si­bi­lità di inci­dere. E que­sto apre ancora più il campo al M5S».

La chia­mata non è rivolta solo ai par­la­men­tari. In alcune città saranno pro­mosse ini­zia­tive per pre­sen­tare i nuovi gruppi, «ter­mi­nali sociali», come li ha defi­niti Ste­fano Rodotà. Un docu­mento inti­to­lato «Rico­struire la sini­stra per il lavoro e per l’Italia» cir­cola nella ’base’ Pd insof­fe­rente al par­tito della nazione. Nei pros­simi mesi si vedrà con quali effetti. Vuole essere «un «nuovo ini­zio, non una cosa rossa», sot­to­li­nea D’Attorre. Certo una nuova for­ma­zione di sini­stra (o di recu­pero delle cul­ture del cen­tro­si­ni­stra, a seconda di chi parla) a cui da tempo si lavora anche nella sini­stra radi­cale. I per­corsi non sono sem­pre con­ver­genti, fin qui. Negli negli scorsi giorni è stato appro­vato un docu­mento comune fra Sel, Prc, Altra Europa con Tsi­pras, Act, Pos­si­bile (Civati) e Futuro a sini­stra (Fas­sina) per l’avvio della fase costi­tuente di un «nuovo sog­getto». L’unità della com­pa­gnia è la scom­messa dei pros­simi mesi, dalle ammi­ni­stra­tive di giugno.

«La sini­stra è in crisi eppure di una sini­stra si sente, oggi più che mai, il biso­gno», è l’appello un gruppo di docenti uni­ver­si­tari, eco­no­mi­sti, intel­let­tuali rivolto alla pla­tea romana. Aprirà le danze un mes­sag­gio della pre­si­dente della Camera Laura Bol­drini, poi il vero cal­cio di ini­zio sarà di Ste­fano Fas­sina, l’ex mini­stro del governo Letta, primo ad abban­do­nare il Pd ren­ziano insieme alla depu­tata romana Monica Gre­gori. Nel pome­rig­gio chiu­derà l’assemblea Arturo Scotto, capo­gruppo di Sel e ora di «Sì». In mezzo, oltre ai com­pa­gni di par­tito, par­le­ranno stu­denti, lavo­ra­tori, eso­dati e altre realtà di cui il nuovo gruppo vuole essere appunto «ter­mi­nale sociale». Ci sarà anche Fran­ce­sca Chia­vacci dell’Arci. Man­derà un mes­sag­gio Ser­gio Cof­fe­rati, ex Pd doc, che bene­dice l’iniziativa. C’è chi annun­cia una com­po­nente di «Sini­stra ita­liana» anche nel gruppo misto del senato. Ma non subito: a fre­nare sono i due sena­tori ex M5S Boc­chino e Cam­pa­nella, oggi dell’Altra Europa: «Siamo coin­volti nel per­corso costi­tuente di una nuova forza della sini­stra. Ma l’atto di iscri­zione al gruppo avverrà in un secondo momento», spiega il primo. E Cam­pa­nella: «Vogliamo fare da ponte fra Sel e le altre realtà che si muo­vono nella stessa dire­zione. Mi auguro che pre­sto saremo tutti insieme, anche con Civati». In realtà Civati lavora a una com­po­nente auto­noma nel gruppo misto della camera. «Uni­remo insieme espe­rienze finora divise per offrire al Paese un’agenda cre­di­bile di cam­bia­mento», assi­cura Nichi Ven­dola. Per D’Attorre «la novità è che chi usciva dal Pd rima­neva disperso. Da domani parte un grande pro­cesso uni­ta­rio, c’è un rife­ri­mento che adesso è par­la­men­tare e poi si strut­tu­rerà nei ter­ri­tori e l’anno pros­simo ci sarà il pro­cesso di costru­zione del par­tito vero e proprio».

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