Friuli-Venezia Giulia. L’ascesa dell’estrema destra. Il caso del consigliere triestino Fabio Tuiach, cacciato dalla Lega, che passa a Forza Nuova
Dopo i manifesti affissi in tutta la città che invitano a non fare l’elemosina ai mendicanti, iniziativa del vicesindaco leghista Pierpaolo Roberti, per la prima volta nel consiglio comunale della città entra Forza Nuova. Dal gruppo misto arriva, a far parte della compagine di Roberto Fiore, Fabio Tuiach.
L’ex boxeur è stato campione italiano pesi massimi leggeri nel 2007, lavoratore portuale, con un passato un po’ burrascoso, è entrato in consiglio nelle liste della Lega. Ha cominciato a farsi notare nel 2015 cavalcando la querelle sui topolini, i bagni-piattaforma di cui si servono i triestini per godersi il mare. Secondo una certa stampa locale erano occupati da gang balcaniche di giovani teppisti. Il classico caso montato da un piccolo episodio che ha dato da scrivere per diversi giorni e che ha dato molto spazio all’ennesimo «uomo forte». Tuiach ha chiamato alle armi (in realtà delle spugnette) e alla presenza numerosa per dissuadere le fantomatiche bande di pericolosi teen-ager dall’occupare questi baluardi della «giovine triestinità».
E tutta la destra locale si è aggregata attorno a Tuiach – i cui proclami a difesa dell’ordine e dell’identità vengono diffusi ad ogni episodio di cronaca – sostenendolo in iniziative come una ronda per controllare la stazione dopo che un uomo aveva simulato un’aggressione da parte di cinque stranieri per nascondere di essere stato colpito in realtà dalla moglie. Il suo principio base, sembra anche l’unico, è la contrapposizione fisica al pericolo, a difesa del suolo patrio e delle «nostre donne». Tra le sparate, si annotano quelle contro i gay oltre a «il femminicidio non esiste» e «Maometto è un pedofilo». Ha coinvolto il cantante Povia, col quale si trova assolutamente in sintonia, in una iniziativa a «tutela della famiglia tradizionale».
Quando esce dalla Lega, cacciato proprio per la sparata sul femminicidio, si accomoda nel gruppo misto e comincia a flirtare con Forza Nuova. Di lì il salto al consiglio comunale come viatico a quello regionale, attraverso le elezioni. Purtroppo, anche se potrebbe sembrare mero folklore, il bombardamento quotidiano ha aumentato la popolarità di Tuiach. È stato sul cammino di Santiago de Compostela che ha avuto la folgorazione per la fede e scelto di fare politica. Ha chiamato il figlio Jesus e si è tatuato la Madonna su una mano. Dalla difesa dei topolini, le piattaforme che danno sul mare, al consiglio comunale: un passaggio non da poco. Eppure già nell’estate 2015 un post su Giap, il blog dei Wu Ming, dal titolo «Spugnette a nord est», avvertiva del pericolo che oggi si va concretizzando.
Ma non c’è solo Trieste. Un’altra città dove questo vento di destra continua a spirare è Gorizia. A seguito della manifestazione Humanity Welcome di sabato scorso non sono mancate le parole ostili del sindaco, Rodolfo Ziberna, contro chi predica e pratica l’accoglienza. Ha accusato tutti i promotori del corteo di «essere degli irresponsabili e di aver creato un grosso disagio ai commercianti, proprio nel weekend prima di Natale e di aver messo a repentaglio lo shopping natalizio». Medici Senza Frontiere ha messo a disposizione una tensostruttura aperta dalle 19 alle 9 del mattino, gestita dalla Caritas, che offre riparo a una sessantina di persone che prima si rifugiavano nella galleria Bombi, ora chiusa. Attacchi anche contro di loro.
E paradossalmente succede che nel consiglio comunale di Gorizia, dove non ci sono di consiglieri di gruppi di chiara connotazione fascista come Forza Nuova, non manchi mai un saluto romano. Platealmente esibito dal consigliere di Forza Italia Fabio Gentile, che a ogni chiamata ha una reazione incondizionata che lo porta ad alzare il braccio destro teso e salutare romanamente.
FONTE: IL MANIFESTO
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