Ex sindaco propone fiori al Duce, bufera a Bolzano

Ondata di critiche dopo una frase pronunciata da Giovanni Ivan Benussi. Parallelismi anche con il defunto leader austriaco Haider

  BOLZANO – «Tra i tanti mali del fascismo c´è anche stato del bene e i tedeschi dovrebbero ringraziare e deporre fiori davanti alla statua del Duce». Ha provocato un´ondata di polemiche una frase pronunciata dall´ex sindaco Giovanni Ivan Benussi. I giornali di lingua tedesca hanno dedicato intere pagine alla vicenda, facendo parallelismi tra l´esponente del centrodestra e Joerg Haider, il leader austriaco defunto noto per le sue posizioni xenofobe e di estrema destra.
Da tempo non si sentiva parlare del Ventennio come in questi giorni a Bolzano. Il pretesto è stato un blitz della Svp che nell´imminenza della sfiducia a Bondi ha ottenuto, offrendo in cambio l´astensione, assicurazioni da parte del ministro per i Beni culturali di bloccare il ‘depotenziamento´ del monumento alla Vittoria di Bolzano e l´asportazione di un altorilievo con il Duce a cavallo che campeggia davanti a palazzo di giustizia. La destra locale ha giudicato il patto Svp-Bondi come uno sgarbo nei confronti dei paladini dell´italianità dell´Alto Adige, tanto da causare l´auto-sospensione di gran parte della dirigenza locale del Pdl e tanto da spingere il Fli a cavalcare la tigre del malcontento. Arruolato da pochi mesi nelle file dei finiani, Benussi – che proprio sulla tutela del monumento alla Vittoria aveva costruito la sua campagna elettorale che lo portò nel 2005 a divenire per poche settimane sindaco di Bolzano – con le sue prime dichiarazioni ha suscitato serio imbarazzo tra i futuristi. Raccontano i cronisti dei giornali di un giro di telefonate che Benussi avrebbe fatto, dopo che erano circolati i primi resoconti delle sue affermazioni, per cercare di sminuire la portata di quanto aveva detto.
La frase sui fiori al Duce ha suscitato l´indignazione dei giornali in lingua tedesca, con la Tageszeitung a fare paralleli tra Benussi e il leader austriaco Haider e il Dolomiten che chiede «tolleranza zero verso chi intende sdoganare i dittatori». É intervenuto anche il presidente del´Anpi Lionello Bertoldi: «Si possono cancellare i tronfi e lugubri relitti lasciati dal fascismo nella nostra terra non solo con la loro rimozione, ma anche seppellendoli culturalmente». =252) refR=refR.substring(0,252)+”…”; // –>