La sentenza sul caso Diaz può aspettare. La Cassazione ha deciso un rinvio di quasi un mese, si dovrà  aspettare fino al 5 di luglio, per conoscere il verdetto sulle violenze accadute nella scuola genovese, undici anni fa.

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Diaz, G8: la Cassazione rinvia al 5 luglio

La sentenza sul caso Diaz può aspettare. La Cassazione ha deciso un rinvio di quasi un mese, si dovrà  aspettare fino al 5 di luglio, per conoscere il verdetto sulle violenze accadute nella scuola genovese, undici anni fa.

La sentenza sul caso Diaz può aspettare. La Cassazione ha deciso un rinvio di quasi un mese, si dovrà  aspettare fino al 5 di luglio, per conoscere il verdetto sulle violenze accadute nella scuola genovese, undici anni fa.

Il presidente della V Sezione penale, Giuliana Ferrua, ha infatti stabilito che il 5 luglio ci sarà l’ultima arringa delle difese, poi il collegio si riunirà in camera di consiglio, al termine della quale emetterà sentenza. Il rinvio, che ha suscitato il compiacimento degli avvocati della difesa, ha lasciato più di una incertezza e stupore per avvocati e molte delle parti lese che erano arrivate a Roma in vista della sentenza.

“Al di là del rinvio – ha dichiarato Enrica Bartesaghi, presidente del comitato Verità e giustizia per Genova -, noi manteniamo la richieste di scuse ufficiali a tutte le vittime delle violenze della Diaz da parte del presidente della Repubblica, presidente del Consiglio e ministro dell’Interno. Un atto dovuto e atteso da oltre un decennio”

“Da parte mia – prosegue Enrica Bartesaghi – c’è molta tristezza e molta pena. Questo rinvio non fa che allungare dopo 11 anni il momento decisivo sulla vicenda Diaz. Non aiuta a chiarire e a prendere le distanze. È la prima impressione. Vedremo cosa dirà la corte il 5 luglio. Fino a oggi abbiamo avuto una requisitoria del procuratore generale che ci ha molto soddisfatti, ha annullato il loavoro dei nostri avvocati, perché è stato esaustivo sui fatti. Ineccepibile. I nostri avvocati sono stati stringati e invece gli avvocati della difesa si sono dilungati in maniera eccessiva. Non parlo di alalfede, ma più tempo passa e più sappiamo che la prescrizione cancellerà tutto”

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