« Festa del Sole » nell’agriturismo, riti nazisti per tutte le destre

Milano. Il convegno nella Cascina Sant’Ambrogio di Rosate. Lealtà azione, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, insieme nel segno di Julius Evola

Destra libe­rale, mode­rata, sal­vi­niana, estrema… tutti insieme per la Festa del Sole. Orga­nizza Lealtà azione, la for­ma­zione neo­fa­sci­sta che tra i pro­pri rife­ri­menti anno­vera il cri­mi­nale nazi­sta Leon Degrelle. Una due giorni, da ieri sera, poco dopo il sol­sti­zio d’estate, presso la Cascina Sant’Ambrogio di Rosate, a sud di Milano. L’occasione buona per esi­bire qual­che sva­stica, visto che que­sta non sarebbe altro che la ruota del sole. Julius Evola, d’altra parte, scri­veva che «fra le mani­fe­sta­zioni di massa del nazio­nal­so­cia­li­smo» ci fu «l’accensione rituale del fuoco e il moto di una croce unci­nata for­mata da squa­dre di uomini con torce allo Sta­dio di Ber­lino il giorno del sol­sti­zio d’estate». E il sol­sti­zio d’estate del 1922 fu scelto da alcuni mem­bri dei Frei­korps per assas­si­nare a Ber­lino il mini­stro ebreo della Repub­blica di Wei­mar Wal­ter Rathenau.

Forse i con­ve­nuti all’agriturismo can­te­ranno roma­na­mente «Sole che sorgi libero e gio­condo», l’inno musi­cato da Puc­cini diven­tato un sim­bolo del Ven­ten­nio fasci­sta. O cele­bre­ranno, cel­ti­ca­mente, i riti drui­dici della Festa del Sole di Sto­ne­henge. Non sap­piamo come si sbiz­zar­ri­ranno, comun­que sia sarà inte­res­sante vedere chi par­te­ci­perà. Atteso, secondo gli inviti dira­mati, Guido Giraudo, già diri­gente del Fuan, orga­niz­za­tore dell’associazione Lorien e dei Campi Hob­bit, cul­tore del «rock iden­ti­ta­rio» o «musica non con­forme», i con­certi delle band di estrema destra che in que­sti anni hanno imper­ver­sato a Milano, non­ché fre­quen­ta­tore dei riti di com­me­mo­ra­zione dei gerar­chi fasci­sti e repub­bli­chini al Campo 62 del cimi­tero di Monza.

Ci sarà Fau­sto Mar­chetti, capo degli ultras delle Sab (Sem­pre al bar) della squa­dra di cal­cio del Monza e respon­sa­bile delle atti­vità sociali di Lealtà azione. Della par­tita Simone Di Ste­fano, vice­pre­si­dente di Casa Pound, uno che affer­mava nel 2014 che «il fasci­smo ha fatto tutto. Se non aves­simo avuto il fasci­smo, a quest’ora saremmo stati nel Terzo mondo». Ulti­ma­mente ha fon­dato con la Lega Sovra­nità, ossia, secondo le sue parole, «un con­te­ni­tore che vuole rag­grup­pare tutti quelli che amano la patria e che vogliono col­la­bo­rare con le pro­po­ste di Mat­teo Sal­vini». Non a caso alla Festa del Sole è stato invi­tato Igor Iezzi, segre­ta­rio pro­vin­ciale della Lega nord Milano (fre­sco di con­danna a 45mila euro per aver auten­ti­cato per le regio­nali 2013 firme false per La Destra di Sto­race), che in que­sti giorni ha orga­niz­zato pre­sidi con­tro i rifu­giati alla Sta­zione Cen­trale per­ché «Milano sta diven­tando peg­gio di un Far West», soste­ni­tore della «poli­tica degli sgom­beri per­ché l’unico numero da asso­ciare alla parola nomadi deve essere lo zero».

E ancora, Carlo Fidanza, già Fronte della gio­ventù, poi Azione gio­vani, poi Pdl, ora mem­bro dell’esecutivo nazio­nale di Fra­telli d’Italia, che pro­pu­gna la costru­zione di «un fronte iden­ti­ta­rio sul modello lepe­ni­sta che può rap­pre­sen­tare l’alternativa con­creta al ren­zi­smo e all’Europa della Mer­kel». Farà infine la sua com­parsa Giu­lio Gal­lera, con­si­gliere regio­nale lom­bardo di Forza Ita­lia, fra i fon­da­tori del par­tito, un tempo nel Par­tito liberale.

Abbiamo quindi libe­rali, forza-italioti, destra mode­rata, leghi­sti, destra estrema post (o neo) fasci­sta. Tutti insieme in bella com­pa­gnia ad ascol­tare le can­zoni di Nor­berto Scordo, ex gio­ca­tore di foot­ball ame­ri­cano, mili­tante di Base auto­noma (sciolta nel 2001 secondo la legge Man­cino per isti­ga­zione all’odio raz­ziale), lea­der degli Ham­mer­skin, con­dan­nato per l’aggressione nel 1992 a due mili­tanti del Leon­ca­vallo. Scordo ha inti­to­lato il suo ultimo Cd (che pre­sen­terà alla Festa del Sole) Fre­schi pen­sieri che l’anima schiude. Una cita­zione della Piog­gia del pineto di D’Annunzio che, nella calura del sol­sti­zio d’estate, potrebbe rap­pre­sen­tare un refri­ge­rio quanto mai bene­fico… Si fa per dire.

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