Daniele Lama, 49 anni, in passato si era occupato di antiterrorismo facendo parte della squadra che indagava sulla brigatista Cinzia Banelli. E’ anche scrittore di gialli
PISA – Il rapinatore arrestato lunedì sera dopo una rapina a un supermercato Conad di Lucca in cui si era fatto consegnare 4.500 euro in contanti, è un poliziotto della Digos di Pisa: Daniele Lama Trubiano, 49 anni. Il poliziotto era attivo nella sezione investigativa della Digos come assistente capo e in passato si era occupato di antiterrorismo facendo parte anche della squadra che si era occupata delle indagini sulle nuove brigate rosse e che portarono all’arresto della brigatista pisana Cinzia Banelli. Due anni fa con lo pseudonimo Daniele Lama aveva pubblicato il libro «Da grande voglio fare il tenente Colombo».
![Il supermercato rapinato Il supermercato rapinato](https://corrierefiorentino.corriere.it/methode_image/2015/09/29/Fiorentino/Foto%20Trattate/conad-kd6-U46020147527029PRG-180x140@CorriereFiorentino-Web-Firenze.jpg?v=201509291249)
La pistola di ordinanza come arma
L’agente, secondo quanto si è appreso, avrebbe agito con la pistola di ordinanza e con la sua auto personale lasciata a poca distanza dal supermercato che aveva raggiunto a piedi. Ma nella pistola di ordinanza non c’erano i bossoli della pistola ma altri, calibro 9×21. L’uomo si è rifiutato di spiegare il perché del suo gesto.
Il poliziotto lunedì sera si è fatto consegnare l’incasso dai dipendenti del supermercato minacciandoli con una pistola, per poi darsela a gambe con un bottino pari a circa 4 mila euro, ma è stato inseguito dal personale stesso che è riuscito ad immobilizzarlo fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Il fatto si è verificato attorno alle 20, alla chiusura del negozio: a fermare la fuga dell’uomo ci ha pensato la prontezza di riflessi e il coraggio dei dipendenti del supermercato, che si sono gettati al suo inseguimento senza paura.
Lo sconcerto del questore di Pisa
«Siamo sconcertati e davvero non sappiamo dare una spiegazione a quanto successo. Negli ultimi tempi non ha mai dato segni di nervosismo o altri segnali che lasciassero prevedere qualcosa di preoccupante». Lo ha detto il questore di Pisa, Alberto Francini, commentando l’arresto dell’agente della Digos. «Era rientrato in servizio – ricorda il questore – dopo un periodo di malattia ma le sue condizioni psicofisiche erano buone. È un fatto inspiegabile, che ci amareggia. Nessuno, neppure tra i suo colleghi più stretti, riesce a dare una motivazione al gesto che ha compiuto».
Agente sospeso
L’agente, in servizio nella squadra antiterrorismo della Digos, è stato immediatamente sospeso in attesa dell’esito del procedimento penale a suo carico che «già alla conclusione del processo di primo grado – ha sottolineato Francini – potrebbe portare in caso di condanna alla destituzione da poliziotto».
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