Colombia. All’Avana, governo e guerriglia discutono di paramilitarismo
In Colombia, un gruppo di esperti ha riesumato da un ossario alcuni resti, presumibilmente appartenenti al sacerdote Camilo Torres, fondatore e simbolo del gruppo guerrigliero Esercito di Liberacion Nacional (Eln).
Torres è stato ucciso dalle forze governative il 15 febbraio del 1966, dopo essersi unito al gruppo di contadini in armi che hanno dato origine all’Eln, una delle due principali guerriglie colombiane. Un gruppo ispirato dalla Teologia della liberazione e dalla rivoluzione cubana e che ha avuto fra i suoi massimi dirigenti anche un altro sacerdote, lo spagnolo Manuel Pérez, morto di epatite a febbraio del 1998.
Un gesto di buona volontà da parte del presidente Manuel Santos, che intende realizzare un accordo di pace entro il 23 marzo e per questo ha intavolato trattative anche con l’Eln dal 2014.
Intanto, proseguono all’Avana i tavoli di pace, per portare a soluzione il conflitto armato che dura da oltre cinquant’anni. In questione, il ruolo del paramilitarismo, foraggiato dall’ex presidente Alvaro Uribe.
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