Caro Adriano, ti aspettiamo libero e guarito

Sergio Segio invia ”un fraterno abbraccio” ad Adriano Sofri nella convinzione di ”interpretare il sentimento comune dei tanti che hanno conosciuto il carcere

SOFRI: SERGIO SEGIO, TI ASPETTIAMO GUARITO PER CONTINUARE
(ANSA) – MILANO, 26 NOV – ”Nell’ inviare a Adriano Sofri gli auguri piu’ affettuosi di pronto ristabilimento, oltre a comunicare il mio fraterno abbraccio, credo di interpretare il sentimento comune dei tanti che hanno conosciuto il carcere, che ci vivono, ma anche che ci lavorano”: lo scrive Sergio Segio, in una lettera aperta ad Adriano Sofri .
”Adriano Sofri -scrive Segio – e’ da anni tra le voci e intelligenze piu’ autorevoli che si spendono per ricordare e denunciare lo scempio di umanita’ e di dignita’ che si svolge dietro le mura. E anche per testimoniarlo con la sua dignita’ e con la sua stessa vita. Un vita, come abbiamo visto con spavento, sempre a rischio. Una condizione comune a decine di migliaia di persone rinchiuse, spesso per reati di poco conto e di nessun pericolo sociale. Oltre cento ogni anno sono le persone che muoiono in carcere per motivi di salute (104 nel 2004), ma sarebbe piu’ giusto dire a causa di condizioni inaccettabili, per effetto neppure tanto indiretto del carcere stesso. Tanti altri si uccidono o feriscono, altri ancora muoiono per soccorsi nulli o tardivi, per ‘malasanita” o per carenza di organici del personale sanitario, un settore falcidiato dai tagli delle ultime finanziarie. E proprio sapendo questo occorre ringraziare il personale di Pisa per il pronto intervento”.
”Il carcere e’ spreco di vite – prosegue la lettera – e’ assurdo contenitore di ‘vite a perdere’. Anche per questo, per riguadagnarle alla societa’ civile, a un sistema della giustizia che non sia a ‘doppio binario’, forte coi deboli e debole con i forti, da anni ci battiamo in tanti – e di nuovo in questi giorni – per l’ amnistia e per una profonda riforma del sistema penitenziario, per una manifestazione per le carceri e la giustizia da fare per Natale. Senza la voce di Sofri questa faticosa battaglia sarebbe piu’ debole”.
”Caro Adriano ti aspettiamo quindi al piu’ presto – conclude Segio – guarito e in forze. Non solo per affetto, ma anche perche’ ne abbiamo bisogno”.
(ANSA).

 

Scarica l’articolo integrale del Quotidiano nazionale, 28 novembre 2005

sofri operato – il giorno 11 05

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