Il libro del mese

Finalmente un libro sugli anni di piombo, scritto da un protagonista di quegli anni, che non cade nel buonismo e che, soprattutto, dice la verità

Finalmente un libro sugli anni di piombo, scritto da un protagonista di quegli anni, che non cade nel buonismo e che, soprattutto, dice la verità. Per quanto dura essa possa essere.

Ben venga quindi, dopo le “palle” che a più riprese ci ha raccontato il sedicente solo “dissociato” Valerio Morucci, questo ottimo libro di Sergio Segio, alias il “comandante Sirio”, leader di quella formazione armata atipica della lotta armata in Italia che fu Prima Linea.

Segio, ex militante di Lotta Continua, ripercorre minuziosamente il percorso di uno che negli anni Settanta, partendo da Sesto S. Giovanni, la “Stalingrado d’Italia”, sceglie di armarsi, dopo aver perso fiducia in una sinistra parlamentare ed extra che ritiene debole ed imbelle.

Il racconto di Segio è serrato, ben scritto, senza indulgenze né per se, né per gli altri attori di una vicenda che è giunto il tempo di ricostruire con dovizia di particolari, proprio in nome di una memoria che alla fine dovrà pur essere condivisa.

Segio è stato l’ultimo militante di Prima Linea ad uscire dal carcere dopo aver espiato 22 anni di pena.

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