Torna in libreria Miccia corta, con nuovi capitoli, episodi inediti e molte immagini

A 40 anni dal Settantasette e a 35 anni dalla fuga dal carcere di Rovigo, torna in forma ampliata “Miccia corta” di Sergio Segio, un classico della memorialistica degli anni settanta

Sergio Segio

Miccia corta

Una storia di Prima linea

Nuova edizione ampliata
Pagine: 240, euro 14,90
Anno: 2017, 3a edizione
Editore: Milieu

Descrizione

Sergio Segio, chiamato il «comandante Sirio», è stato tra i fondatori di Prima linea, l’organizzazione armata di estrema sinistra che ha contato mille militanti e migliaia di simpatizzanti e che si è caratterizzata per il rapporto e l’internità con il movimento del Settantasette. In questo libro descrive una delle azioni più clamorose e audaci della lotta armata in Italia: l’assalto al carcere di Rovigo con cui liberò la sua compagna, Susanna Ronconi e altre tre detenute politiche. Il cuore del racconto si snoda in una sola giornata, il 3 gennaio 1982, con un ritmo incalzante tipico dei migliori di film d’azione. Sullo sfondo si intersecano i fotogrammi dei movimenti degli anni Settanta. Uscito in una prima edizione nel 2005 è diventato subito un classico della memorialistica degli anni Settanta, sia per l’esperienza dell’autore, sia per la capacità di narrare quegli avvenimenti senza censure di sorta.

Un libro fondamentale per capire quegli anni, tanto da aver liberamente ispirato nel 2010 il film La Prima linea di Renato De Maria, interpretato da Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno, una pellicola che ha fatto molto discutere e dalla quale Segio ha preso decisamente le distanze.

A 40 anni di lontananza dal Settantasette e a 35 dall’assalto di Rovigo, il testo, che si richiama per tradizione narrativa e culturale a grandi film western come Giù la testa e Mucchio selvaggio, in questa nuova versione è stato rivisto, rimontato e significativamente ampliato, con nuovi capitoli e un’ampia introduzione sul “Come è cominciata”, con il racconto delle prime azioni e del percorso di formazione Senza Tregua e di Prima Linea e un “Epilogo”, in cui l’autore racconta un progettato attacco a un carcere speciale, le torture a opera di polizia e carabinieri e gli omicidi di militanti avvenuti in carcere, oltre a ripercorrere il proprio arresto e la fine di Prima Linea e della lotta armata.

***

Sergio Segio da oltre un quarto di secolo è impegnato nel volontariato. Nei primi anni Duemila è stato co-promotore
di una vasta rete di associazioni, sindacati e organizzazioni sociali a sostegno di un provvedimento di amnistia e indulto per tutti i detenuti e di un ampio programma di riforme del sistema penitenziario.
Saggista, ha collaborato a numerose pubblicazioni e opere enciclopediche (Rizzoli-Larousse, Rizzoli, Bompiani,
UTET, Gruppo Editoriale L’Espresso-la Repubblica); dal 1997 al 2001 ha curato le edizioni dell’Annuario Sociale per il Gruppo Abele (Feltrinelli editore). Dal 2003 realizza e cura annualmente il Rapporto sui diritti globali, promosso
dalla Cgil e altre associazioni, giunto alla 14° edizione (Ediesse editore).
Ha promosso e diretto le riviste “Narcomafie” e “Fuoriluogo” e collaborato con numerose testate giornalistiche.
Ha fondato i siti web dirittiglobali.it, globalrights.info, micciacorta.it e dirige il magazine internazionale Global Rights.
È stato l’ultimo dei militanti di Prima Linea a uscire dal carcere e terminare di scontare la condanna. Sulla sua esperienza ha pubblicato anche Una vita in Prima Linea (Rizzoli, 2006).

LEGGI IL LANCIO DELL’ANSA

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