I “fascisti del terzo millennio” hanno scelto la città dell’Expo per la loro festa nazionale dall’11 al 13 settembre
Settembre nero. I “fascisti del terzo millennio” hanno scelto la città dell’Expo per la loro festa nazionale dall’11 al 13 settembre. Gli antifascisti milanesi ancora una volta giocano di rimessa cercando di evitare il raduno fascista. Il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia scrive al presidente della Repubblica, il Comune di Milano si appella alla lungimiranza del prefetto
Allarmi son fascisti. Lo si sapeva da un pezzo e gridare al lupo al lupo non serve più a niente. E così l’antifascismo militante per l’ennesima volta si ritrova a giocare sempre di rimessa, appellandosi alle “autorità” affinché evitino il solito provocatorio raduno di vecchi e nuovi fascisti che ormai sono diventati di casa anche in quella che con un po’ di retorica viene definita “città medaglia d’oro della Resistenza”. Le posizioni e la capacità di fare politica bisognerà riconquistarsele sul campo, ogni giorno e con nuove pratiche, e non solo quando i fascisti danno una festicciola.
I più disinvolti di Casa Pound — “fascisti del terzo millennio” — del resto qui avevano già rotto il ghiaccio lo scorso ottobre, con una scandalosa marcia in piazza Duomo in coda a una grande manifestazione leghista. In sostanza quello è stato il battesimo della leadership politica di Matteo Salvini e mai prima nella storia repubblicana un’organizzazione politica di estrema destra aveva sfilato in quel luogo facendo il saluto romano. Ai fascisti lacrimavano gli occhi. Sono dettagli che pesano e segnano un prima e un dopo. Adesso siamo al dopo e ci riprovano, addirittura con una “festa nazionale”, a Milano, una provocazione evidente visto che da queste parti non sono mai riusciti a ritagliarsi nemmeno una fettina di agibilità politica.
Il raduno si terrà (o dovrebbe) da venerdì 11 a domenica 13 settembre, c’è l’Expo, c’è una giunta ostile, c’è pure il derby. Location perfetta. Il luogo del raduno (si parla anche di uno spettacolo di burlesque: sono moderni) è segreto. Ci può essere raduno più indigesto? Sì, se in concomitanza — altri tre giorni nerissimi — Forza Nuova si ritrova al Campo Solare di Cantù, luogo decisamente più avvezzo ad ospitare vecchi e nuovi fascismi.
La coincidenza sta scuotendo la sinistra milanese. Ognuno, da par suo, in questi giorni cercherà di mobilitarsi e appellarsi affinché “il settembre nero” venga disinnescato. Il più titolato a farlo è Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi. Ha già preso carta e penna per scomodare i presidenti della Repubblica, del Senato e della Camera (e il governo) “La concomitanza di due manifestazioni del genere che hanno precedenti ben noti — scrive — indigna e preoccupa chiunque sia dotato di una vera sensibilità democratica”. L’Anpi promette mobilitazioni ma non basta: “Perché il primo compito e il primo dovere di intervento spettano alle istituzioni democratiche, che devono sapere, e far sapere, che i diritti di libertà trovano un limite imprescindibile nella natura democratica e antifascista del nostro Stato”. Questione spinosa, che pone interrogativi di non poco conto anche agli antifascisti più convinti. Smuraglia si attende un “pronto e deciso intervento”. Il Comune di Milano, intanto, su iniziativa dell’assessore alla sicurezza Marco Granelli, ha ribadito la sua contrarietà alle “manifestazioni con evidenti connotazioni fasciste”. A questo punto la palla passa al Prefetto. Deciderà nei prossimi giorni.
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